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UNIONE EUROPEAC'è l'accordo per la ricollocazione di 40mila migranti

22.06.15 - 15:04
"Entro la fine di luglio" gli Stati membri dovranno mettersi d'accordo sul meccanismo di distribuzione "temporaneo ed eccezionale"
C'è l'accordo per la ricollocazione di 40mila migranti
"Entro la fine di luglio" gli Stati membri dovranno mettersi d'accordo sul meccanismo di distribuzione "temporaneo ed eccezionale"

LUSSEMBURGO - C'è l'accordo per la ricollocazione di 40mila rifugiati "in chiara necessità di protezione internazionale" da Italia e Grecia nella bozza di conclusioni del vertice dell'Unione europea di giovedì e venerdì prossimi. "Entro la fine di luglio" gli Stati membri dovranno mettersi d'accordo sul meccanismo di distribuzione "temporaneo ed eccezionale".

Nella bozza, di cui l'ANSA ha copia, è scritto che il Consiglio europeo ha concordato cinque punti "alla luce della corrente situazione di emergenza e dell'impegno a rafforzare solidarietà e responsabilità" sul tema dell'immigrazione.

Al punto A è concordata la ricollocazione di 40mila persone da Italia e Grecia, al punto B si indica la "rapida azione da parte del Consiglio di una decisione che imposti un meccanismo temporaneo ed eccezionale" per la ricollocazione e che a questo scopo "gli Stati membri concorderanno entro la fine di luglio sulla distribuzione" dei 40mila profughi con diritto d'asilo.

Al punto C è indicata l'"impostazione di zone di frontiera strutturate e di strutture negli Stati membri in prima linea, con l'attivo supporto di esperti degli stati membri e dell'Easo, di Frontex e Europol per assicurare la pronta identificazione, registrazione e presa d'impronte dei migranti", ovvero dei cosiddetti "hotspots".

Al punto D è prevista "l'immediata fornitura di aumentata assistenza finanziaria agli Stati in prima linea per aiutare ad alleviare i costi" di accoglienza e trattamento delle domande per la protezione temporanea.

Infine al punto E è scritto che il vertice ha concordato sul "principio che tutti gli Stati membri parteciperanno al 'resettlement' di 20mila persone in chiara necessità di protezione internazionale", con riferimento ai profughi nei campi nei paesi terzi.

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