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ITALIALa Lega Nord spezza il tabù

19.12.14 - 20:34
Il partito del carroccio si estende al Meridione, ma con un altro nome: "Noi con Salvini"
La Lega Nord spezza il tabù
Il partito del carroccio si estende al Meridione, ma con un altro nome: "Noi con Salvini"

ROMA - "Noi con Salvini". Si chiamerà così il partito che accompagnerà e rappresenterà la Lega Nord al Centro e al Sud Italia. A scoprire il nuovo simbolo (un cerchio blu su campo bianco con al suo interno la scritta in caratteri gialli e bianchi) è stato proprio il segretario del Carroccio in una affollata conferenza stampa a Montecitorio.

La Lega sta crescendo, affermano i sondaggi, e lo si capisce anche dal numero di persone presenti alla conferenza alla Camera: posti in piedi nella sala del Mappamondo che può contenere al massimo cento persone; decine di neo-militanti; fotografi, giornalisti, telecamere; una nutrita pattuglia di deputati e senatori. E, soprattutto, una folta schiera di "politici di professione" venuti a Montecitorio "un po' per curiosare" ma anche - sottolineano maliziosamente alcuni leghisti doc - per "provare ad imbarcarsi sulla Lega Sud".

Il segretario 'lumbard' indossa una camicia bianca ed una giacca blu sulla quale ha appuntato la tradizionale spilletta con Alberto da Giussano. E sì, perché il Carroccio va verso sud ma non intende rinnegare le origini. "Al Nord rimane la Lega - scandisce Salvini - Da oggi partiamo al Sud ma dico subito no a chi pensa di prendere un tram per salvare la propria poltrona. Onestà e fedina penale sono i pre-requisiti per evitare rischi di infiltrazioni". Sono parole che hanno un duplice significato. Per la Lega, andare al Sud non è semplice. Ci sono da superare le diffidenze degli elettori meridionali dopo anni di attacchi ma anche quelle di chi 'in Padanià grida al tradimento o vede nell'operazione pericoli di infiltrazioni politiche e criminali.

È per questo motivo che nel corso della conferenza stampa Salvini torna ancora sull'argomento: "Non stiamo a fare 'ricicleria'. Le esperienze politiche precedenti saranno valutate con attenzione". Cita "il lavoro fatto dal senatore Raffaele Volpi in questi mesi e che ci ha portati qui". Ed il lavoro di Volpi, bresciano ma in queste mesi quasi trasferitosi di fatto al Sud, è stato quello di incontrare e "selezionare" centinaia di persone. "Ci arrivano decine migliaia di richieste", spiega Salvini. In sala ad ascoltarlo ci sono anche alcuni ex parlamentari che hanno già sposato il progetto: tra gli altri Silvano Moffa, Souad Sbai, Francesco Proietti Cosimi. Tutti esponenti di destra ex Pdl o Fi. Non sorprende l'assenza di Umberto Bossi che al Sud non ha mai portato la Lega in base ad un accordo con Berlusconi che impediva al Carroccio di oltrepassare l'Umbria e la Toscana.

Il nuovo contenitore ideato da Salvini, invece, potrebbe trasformarsi in un rifugio per i delusi di centrodestra di Centro-Sud. Il leader della Lega non lo nasconde, anzi lancia un'Opa proprio sull'elettorato di Fi, Ncd e Udc: "Dico no alle riedizioni di vecchie frittate. Per Alfano non c'è spazio".

Quanto a Fi, che non nomina apertamente, Salvini spiega che "è complicato fare strada insieme con chi governa a metà con Renzi e vota la sua porcheria costituzionale". Poi un pensiero a Grillo che ieri ha aperto ad una collaborazione sul tema del no all'Euro. "Ha smesso di insultarci: è una buona notizia. Il suo referendum resta una 'sòla'. Bisogna lavorare al dopo Euro, perché l'Euro cadrà prima dell'inutile raccolta di firme M5S". Finisce la conferenza. Dal fondo della sala si alza una voce: "Matteo, nel simbolo non c'è più il verde della Lega". "Ma il giallo ed il blu della scritta insieme danno il verde", replica Salvini con un sorriso.

ats

 

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