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GERMANIAPussy Riot: "Entriamo in politica contro Putin"

10.02.14 - 13:41
Da Berlino parte un appello accorato delle Pussy Riot a "combattere fino alla fine"
Foto Keystone
Pussy Riot: "Entriamo in politica contro Putin"
Da Berlino parte un appello accorato delle Pussy Riot a "combattere fino alla fine"

BERLINO - Le Pussy Riot sbarcano alla Berlinale e, attaccando Putin duramente, annunciano di voler entrare in politica. Il primo passo sarà quello di fondare un'organizzazione per la liberazione dei prigionieri politici in Russia, 'Zona del diritto'.

"Sì cercheremo di entrare in Parlamento a Mosca", hanno detto Nadeschda Tolokonnikowa (24 anni) e Marija Aljochina (25) che hanno tenuto una conferenza stampa, accanto al nipote di Nelson Mandela, in vista di un gala che si terrà stasera nella capitale tedesca, promosso dal festival, dedicato al tema "cinema for peace".

 

Da Berlino parte quindi un appello accorato delle Pussy Riot a "combattere fino alla fine" e a "non aver paura di dire la verità e di rompere il silenzio". "Non abbiamo niente contro la religione, al contrario - hanno spiegato - vogliamo difenderla dal governo".

 

Attaccando Putin, le due ragazze hanno detto: "Si tratta di un regime debole, che non è in grado di riconoscere i suoi errori. Questo è il regime di Vladimir Putin".

 

Raccontando le molte "pressioni" subite nel loro Paese, dai loro avvocati e dalle loro famiglie, le Pussy Riot hanno infine risposto a una domanda sull'amnistia: "Abbiamo due anni di carcere alle spalle. L'amnistia è solo un modo che Putin ha trovato per ripulire la sua immagine a livello internazionale. In realtà dei prigionieri politici sono pochissimi quelli che possono beneficiarne e uscire dal carcere. Sono circa 863 mila i prigionieri politici, soltanto un migliaio gode dell'amnistia".

 

ats

 

 

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