TEHERAN - Dopo una prima scossa di magnitudo 6,2, un'altra forte scossa di magnitudo 6,0 ha gettato oggi nel panico la popolazione di Tabriz, città di un milione e mezzo di abitanti nel nord-ovest dell'Iran. Lo riferiscono i media precisando che si contano almeno una cinquantina morti e 400 feriti.
Il sisma ha avuto come epicentro una zona a una sessantina di chilometri da Tabriz, a dieci chilometri di profondità. Alle due scosse più forti (la prima delle 16:53 ora locale, le 14:23 in Svizzera, la seconda undici minuti dopo) sono seguite una serie di repliche, meno violente ma percepite dalla gente che si è precipitata nelle strade.
Anche altre località della regione, Ardebil, Meskhinshahr e Ahar, Varzgan hanno sentito con violenza il terremoto. Secondo il responsabile della Croce Rossa iraniana Mahmoud Mozaf, "l'accesso ai villaggi della zona è bloccato e per ora abbiamo con gli abitanti solo contatti telefonici". Mozaf ha anche detto che "alcuni feriti sono stati portati in ospedale" e che nell'area sono stati inviati elicotteri.
Alcune località sono però isolate anche telefonicamente ed è molto complicato avere notizie affidabili sulla situazione. I media parlano per ora solo di "edifici danneggiati, alcuni forse distrutti".
Un vigile del fuoco di Tabriz ha riferito all'agenzia di stampa Isna che "l'elettricità è interrotta nella maggior parte dei quartieri della città ... e che il traffico di auto e veicoli in generale è diventato pazzesco".