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SIRIAL'esecuzione al grido di "Allah è grande"

02.08.12 - 09:14
Immagini raccapriccianti quelle che arrivano dalla Siria. Dei ribelli mettono al muro dei soldati governativi e li uccidono a colpi di fucile
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L'esecuzione al grido di "Allah è grande"
Immagini raccapriccianti quelle che arrivano dalla Siria. Dei ribelli mettono al muro dei soldati governativi e li uccidono a colpi di fucile

DAMSCO - Sono immagini drammatiche quelle pubblicate su youtube. E un brutto colpo per quell'Occidente che tifa per i ribelli e di una stampa che riferisce a senso unico delle atrocità e dei morti provocati dalle truppe regolari.

Questa volta, però, giunge dalla stampa tedesca un'altra visione del conflitto. Ribelli che, nelle scene che scorrono nel video che dura tre minuti scarsi, uccidono barbaramente quattro presunti soldati governativi. Al grido di "Allah è grande" al quartetto viene ordinato di mettersi contro il muro di un cortile di una scuola. Due dei soldati di Assad sono in mutande. Parte la raffica di colpi d'arma da fuoco. Quando la nube si dissolve si vedono i corpi, che giacciono contro il muro. Corpi di persone senza vita che vengono ancora crivellati.

Sullo Spiegel-Online la descrizione delle immagini di un video che scuoterà le coscienze di un Occidente che si è subito schierato dalla parte dei ribelli, come ha fatto per la Primavera Araba, forse illudendosi che essi abbiano una visione di democrazia e libertà adiacente alla nostra e siano portatori di verità e giustizia.

Non è stato ancora possibile verificare se quelle su internet siano immagini reali, fatto sta che se si dovesse accertare che le esecuzioni sommarie siano effettivamente accadute, i ribelli avrebbero compiuto ciò che hanno sempre rimproverato al governo di Assad.

Un altro video su internet mostrerebbe il vanto dei ribelli per la conquista, martedi scorso, di un presidio di polizia a Nashrab, località a sudest di Aleppo. "Venite e guardate i cadaveri crepati in nome di Assad" dice un ribelle. La telecamera mostra i cadaveri. Almeno 15 morti giacciono nello stabile e nel giardino. Un edificio crivellato dai colpi d'arma da fuoco e bruciato. Un ribelle indica con il suo fucile il cadavere del comandante della caserma di polizia. Poi apre il fuoco contro il cadavere. Le pallottole decapitano il cadavere. E poi l'urlo "Sputo su di te e sul tiranno Bashar al-Assad".



 

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