Cerca e trova immobili

LUSSEMBURGOUE: scommessa federalista unione monetaria, ma Merkel frena

26.06.12 - 21:54
UE: scommessa federalista unione monetaria, ma Merkel frena
LUSSEMBURGO - La parola federalismo non è mai scritta nel documento, ma le proposte presentate oggi dal presidente del Consiglio Europeo Herman van Rompuy, e che i leader dell'UE si ritroveranno sul tavolo del vertice di giovedì e venerdì, vanno verso quella prospettiva.

È una scommessa contro il tempo ("restano tre mesi per agire", secondo il Fmi), contro i mercati, anche oggi nervosi, con lo spread volato a 465 punti base, e contro l'impasse politica creata dalla dicotomia tra austerità e solidarietà.

Una scommessa probabilmente troppo ambiziosa. Mentre dalla Francia infatti giungono aperture anche all'ipotesi di cessioni di sovranità sui bilanci nazionali, da Berlino Angela Merkel frena ancora su tutto. La cancelliera esprime "perplessità" sul piano scritto da van Rompuy con i presidenti di Commissione, Eurogruppo e Bce, e ribadisce il suo no senza appello ad ogni ipotesi di condivisione del debito: "Finché sarò in vita, non avverrà", avrebbe sentenziato la Merkel durante un incontro con i parlamentari del partito liberale FDP.

La situazione però rischia di arrivare presto al punto di non ritorno. Anche per questo Roma, che pure non chiude al piano Ue, sottolinea l'urgenza di misure di più immediato impatto, con il premier Mario Monti che oggi a Montecitorio ha esortato l'Unione ad adottare misure concrete per stabilizzare l'Euro entro la riapertura dei mercati di lunedì, dicendosi pronto ad andare avanti "ad oltranza" nelle trattative del vertice anche fino a domenica sera.

Un richiamo condiviso dall'OCSE (Organizzazione di cooperzione per lo sviluppo economico): se non arrivassero dal vertice Ue risposte forti "ci sono elementi di debolezza generalizzata che si possono tradurre in fenomeni di contagio" per Italia e Spagna, mette in guardia l'organizzazione.

Il rapporto van Rompuy sarà comunque al centro del summit di Bruxelles. In 7 pagine si propone un tabella di marcia verso "un'effettiva unione monetaria ed economica" basata su quattro "mattoni" (integrazione finanziaria, di bilancio, economica e democratica) e si rompono alcuni tabù decennali. Secondo i quattro presidenti, sono necessari "passi adeguati verso una comune emissione di debito" (attraverso gli Eurobill o un fondo di riscatto) e una cessione di sovranità sui bilanci nazionali, fino a prefigurare un 'super ministero' del Tesoro della zona euro in grado, se necessario, di 'riscrivere' le manovre finanziarie dei singoli Paesi.

"Le politiche nazionali non possono essere decise in isolamento se i loro effetti si propagano rapidamente nell'insieme dell'area euro", motivano van Rompuy, Draghi, Barroso e Juncker. In particolare, gli obiettivi "per l'equilibrio di bilancio e il livello del debito sovrano dovranno essere concordati insieme" e un loro sforamento potrà essere possibile "solo previa autorizzazione".

Anche la proposta per un'Unione bancaria per mettere in sicurezza il sistema del credito rompe schemi consolidati, suggerendo di affidare alla BCE il compito di supervisione e al fondo salva stati ESM di agire come fonte di finanziamento diretto.

L'attenzione di Roma è rivolta all'urgenza di agire subito ed ora, perché i mercati e gli spread incalzano mettendo in difficoltà Italia e Spagna. C'è soddisfazione per il 'compact sulla crescita e l'occupazione', che sarà approvato venerdì dai leader, perché raccoglie in gran parte le sollecitazioni italiane.

Si sottolinea che le proposte di Roma per un meccanismo anti-spread e lo scorporo di investimenti mirati dal calcolo del deficit pubblico "restano sul tavolo e sono diventati elementi di condivisa riflessione". A Parigi ne hanno parlato stasera i ministri delle Finanze di Italia, Germania e Spagna, invitati dal loro collega francese Moscovici. Un mini vertice a quattro "cruciale", lo definiscono qualificate fonti europee, per l'individuazione di misure anti-crisi a breve termine.

Nella geometria preparatoria del Consiglio Ue ha un ruolo molto importante anche la cena di domani sera tra il presidente francese Hollande e la cancelliera tedesca, con Monti che oggi ha rivendicato all'Italia il merito di avere riavvicinato Francia e Germania. L'ultima parola spetterà però ai leader. "Sono convinto che non sarà una riunione per apporre visti formali a documenti pre-preparati", ha assicurato il Professore, dicendosi convinto, con Berlusconi, che "lo spazio negoziale è molto aperto".

ATS
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE