Il presidente siriano Bashar al Assad aveva incaricato Riyad, ex ministro dell'agricoltura, sunnita originario di Dayr az Zor, nell'est del Paese, di formare il nuovo esecutivo il 6 giugno scorso, dopo le elezioni per il nuovo parlamento che si erano tenute il 7 maggio, definite all'unanimità una "farsa" da tutti i dissidenti storici e dagli attivisti in patria.
La creazione di un nuovo ministero per la Riconciliazione nazionale, affidato a una personalità non baatista, e la nomina di un leader della cosiddetta opposizione a vice premier per gli Affari economici e ministro del Commercio, sono le principali novità del nuovo governo siriano.
L'agenzia ufficiale Sana riferisce che Ali Haidar, leader del Partito socialnazionale siriano (Pssn), è stato incaricato del nuovo dicastero per la Riconciliazione nazionale, mentre Qadri Jamil, del Fronte popolare per il cambiamento e la liberazione, partito per la prima volta eletto in parlamento e dal regime considerato dell'"opposizione", ha avuto il duplice incarico di vice primo ministro per gli Affari economici e ministro per il Commercio.
Sono stati invece confermati i dicasteri chiave: Walid al Muallem agli Esteri, Ibrahim Shaar all'Interno, Dawud Rajha alla Difesa. Il ministero dell'Informazione è passato da Adnan Mahmud a Umran Zubi.