Lo stop annunciato dall'utility dell'isola di Hokkaido, la più a nord dell'arcipelago, è per la manutenzione ordinaria obbligatoria ogni 13 mesi, ma che ha valore straordinario questa volta a poco più di un anno dalla crisi di Fukushima.
Intanto decine di migliaia di persone stanno manifestando in tutto il Giappone perchè si arrivi "subito a un addio addio definitivo" all'energia nucleare.
A Tokyo un lungo corteo ha attraversato le parti centrali della città, lambendo sedi dei ministeri e il quartier generale della Tepco (il gestore della centrale di Fukushima), tra slogan quali "Sayonara genpatsu" ("addio alle centrali nucleari!") e "Mai più Fukushima", e canti come "We Shall Overcome", inno degli anni '60 dell'African-American Civil Rights Movement, diventato simbolo dei diritti civili a livello mondiale.