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ITALIAThe Family", ecco tutte le spese del clan Bossi

11.04.12 - 22:23
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The Family", ecco tutte le spese del clan Bossi

NAPOLI -  Le multe del Trota, i lavori di ristrutturazione della casa di Gemonio, la polizza di assicurazione, le spese per le cure mediche. C'è questo e altro nella cartella 'The Family', la documentazione che l'ex tesoriere Francesco Belsito custodiva nella sua cassaforte a Roma e che, ipotizzano gli investigatori, riguarda i pagamenti in favore dei familiari di Umberto Bossi.

Le carte prelevate dai carabinieri su ordine delle procure di Milano e di Napoli raccontano nei dettagli quello che costituisce il cuore dell'inchiesta, ovvero il presunto uso privatistico del denaro proveniente dalle casse del Carroccio.

Un centinaio di pagine, a cominciare da quella con l'intestazione che Belsito aveva dato all'insieme di fatture, ricevute, bonifici bancari, estratti conto, notifiche di contravvenzioni e altro materiale che dal 4 aprile scorso è all'esame degli inquirenti: la scritta in grassetto è "The Family", più sotto i nomi Umberto, Sirio, Renzo e un solo cognome, quello di Bossi. All'interno una sottocartella con il nome UMBERTO.

Tra i documenti ritenuti più interessanti, un bonifico da 779,38 euro per il pagamento della polizza sulla casa di Bossi a Gemonio diretto a una compagnia assicurativa e che ha come ordinante la Lega Nord. Il fax con conferma di pagamento partì dalla segreteria particolare dello stesso Belsito, all'epoca sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri. Vi è poi la fattura dell'architetto per "l'ampliamento edificio residenziale Comune di Gemonio".

All'attenzione degli investigatori figura inoltre un assegno del Banco di Napoli da 2000 euro firmato da Francesco Belsito in qualità di segretario amministrativo federale del Carroccio e, nella stessa data, il 17 luglio 2010, presso la stessa banca, il pagamento di alcune tasse a carico di Umberto Bossi per un ammontare di circa 1300 euro.

Dalle casse del Carroccio - da quanto emerge dalla lettura dei documenti sequestrati - provenivano i soldi per il pagamento delle contravvenzioni stradali contestate a Renzo Bossi, proprietario di una Audi A6 che ha collezionato una serie davvero notevole di multe. A rilevare le infrazioni, dall'eccesso di velocità sulle autostrade al transito in centri storici chiusi al traffico alla sosta sul marciapiede, polizia stradale e vigili urbani di Bologna, Modena, Milano, Rovigo, Vicenza, Padova ecc...

Spesso sui verbali trasmessi a Belsito, evidentemente per i pagamenti, il tesoriere annotava la località e il motivo della presenza nella zona: Festa Lega Nord Ferrara, Festa Lega Nord Bologna, "PRANZO CON DOTT PANINI ROSI MAURO ANGELO ALESSANDRI". Si è scoperto, a tale proposito, che una collaboratrice del tesoriere, Tiziana Vivian, ha adoperato la carta intestata della Presidenza del Consiglio per trasmettere a un consulente l'elenco delle multe contestate a Renzo Bossi.

Uno dei documenti sequestrati nella cassaforte dell'ex tesoriere è rappresentato da una missiva inviata al dott. Marabiso, che in un altro documento risulta consulente del lavoro e revisore contabile. "Come d'accordi con il sottosegretario Belsito, si inviano i documenti allegati", scrive Vivian il 14 luglio dello scorso anno. Segue "elenco multe da pagare" ovvero quattro verbali di contravvenzioni elevate dai vigili urbani per un totale di 674,53 euro.

Si passa poi al capitolo del pagamento delle cure mediche: la cartella contiene, tra l'altro, un bonifico di 9901,62 euro partito dal conto della Lega Nord presso la filiale di Roma del Banco di Napoli a favore degli Istituti di ricovero e cura dove è stato operato Sirio, figlio del leader della Lega. Nel fascicolo ci sono anche le fatture emesse dalla clinica. Tra i documenti vi è anche la fattura del dentista di Umberto Bossi per un importo di 1500 euro.

Oggi la cartella The Family, insieme con altri atti dell'inchiesta, è stata trasmessa alla Procura di Napoli al procuratore regionale della Corte dei Conti della Campania, Tommaso Cottone. Il procuratore Cottone, qualora venisse accertato il danno erariale per l'uso improprio dei contributi alla Lega, potrebbe avviare un'azione di responsabilità nei confronti dell'ex tesoriere e disporre il sequestro di beni.

 

 

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