La decisione di prolungare la missione Nato, a quanto si è appreso, è stata adottata anche alla luce della richiesta giunta dalle autorità libiche e in considerazione dell'esigenza di proseguire le operazioni di protezione dei civili previste dalle risoluzioni 1970 e 1973 del Consiglio di sicurezza dell'Onu. Si è così voluto dare, osservano fonti dell'Alleanza, un "segnale forte" della permanente determinazione internazionale a portare a termine il compito che le è stato affidato dalle Nazioni Unite.
La Nato, secondo le stesse fonti, ha anche deciso che questa proroga tecnica della missione sarà sottoposta a costante riesame con l'obiettivo di sospendere le operazioni non appena le circostanze lo consentiranno e in stretta consultazione con le autorità libiche, così come previsto dalle nuova risoluzione 2009 del Consiglio di sicurezza.
Quello deciso oggi è il secondo prolungamento della missione Unified Protector avviata il 31 marzo scorso. La prima proroga di tre mesi era stata adottata il primo giugno.