Il premier ha confermato anche ci sarà una "imposta di solidarietà". Ma non solo: "aggrediremo anche i costi della politica: 14-15 misure per ridurre i costi della politica, con tagli ai ministeri per 6 miliardi nel 2012 e per 2,5 miliardi nel 2013".
Da parte sua il ministro dell'economia, Giulio Tremonti, ha detto che "il pareggio di bilancio era previsto nel 2014, come concordato a livello europeo. Poi tutto è precipitato. E questo comporta una revisione del profilo temporale del pareggio" al 2013. "Questo è il tipico caso di decreto per necessità e urgenza. La necessità per la tenuta del paese, l'urgenza per i mercati".
Tremonti ha inoltre confermato l'intenzione di "ridurre le province" e di "accorpare i comuni".