Dopo due settimane di diluvio e a una settimana dalle prime frane a Teresopolis e Nova Friburgo, si scoprono di ora in ora nuovi corpi sotterrati. Adesso che finalmente il maltempo sembra dare un pò di respiro a sfollati e soccorritori, le ricerche dei dispersi possono accelerare, anche se le speranze di trovare gente ancora viva può contare solo sui miracoli.
Il genio militare sta riaprendo le strade sommerse dagli smottamenti di terra e sta costruendo ponti di fortuna sui fiumi straripati per permettere l'accesso alle zone più remote, rimaste completamente isolate dopo la catastrofe, come la valle del Cuiabà. Quest'ultima, dove sorgevano due villaggi, non ha patito frane o smottamenti di terreno, ma è stata completamente sepolta da un'onda di fango che ha quasi completamente cancellato la presenza umana, lasciando pochi superstiti ridotti alla fame.
Tragedia nella tragedia, quasi 700 cani vagano tra le macerie alla ricerca dei padroni, e alcuni, come il bastardino Caramelo, si lasciano morire sulle tombe, inconsolabili.