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EGITTOAttentato alla chiesa, la rabbia cristiana sulle strade di Alessandria

01.01.11 - 15:44
Keystone
Attentato alla chiesa, la rabbia cristiana sulle strade di Alessandria

ALESSANDRIA - Dopo le proteste della notte, si sono intensificati nel primo pomeriggio di oggi i disordini ad Alessandria d'Egitto nella via dell'attentato davanti a una chiesa costato la vita a 21 copti.

Circa 3.000 cristiani - riferiscono testimoni sul posto - affollano la via, che è stata bloccata alle due estremità dalla polizia, e lanciano contro le forze dell'ordine pietre e lattine trasformate in mini-molotov. "Musulmani terroristi" e "Il sangue dei copti non scorrerà invano", scandiscono i dimostranti.

In un'altra parte del quartiere alessandrino di Sidi Bishr, dove si trova la Chiesa dei Santi, è invece in corso una manifestazione pacifica di un migliaio di persone, cristiani e musulmani insieme, di solidarietà e cordoglio per le vittime. In serata un'altra manifestazione interconfessionale di solidarietà è prevista al Cairo, nel quartiere popolare di Shubra, dove abitano molti cristiani.

Nella notte, un attentato con esplosivo davanti ad una chiesa copta ortodossa alla fine della messa di mezzanotte aveva causato 21 morti e 8 feriti. Una strage che ha spinto stamani papa Benedetto XVI a chiedere ai potenti del mondo di difendere i cristiani contro l'intolleranza religiosa.

Si tratta di un duro colpo per la folta comunità cristiana d'Egitto, e una notte da dimenticare per i copti di Alessandria, bersaglio dell'esplosione all'uscita da una funzione religiosa per propiziare il nuovo anno. Un testimone oculare ha riferito all'ANSA di un "bagno di sangue", seguito da un via vai di ambulanze tra i corpi martoriati a terra. Cristiani e musulmani si sarebbero poi affrontati a colpi di bastone nelle strade adiacenti.

I copti sono fra il 6 e il 10% dei circa 80 milioni di abitanti dell'Egitto. L'attentato, che non è stato al momento rivendicato, è avvenuto a mezzanotte e mezza nel quartiere di Sidi Bishr della grande città affacciata sul Mediterraneo, davanti alla Chiesa dei Santi (Al-Qiddissine). Inizialmente si era parlato di una autobomba (sarebbe stata la prima in Egitto), ma in mattinata il ministro dell'Interno ha detto che con ogni probabilità si è trattato di un kamikaze.

Il ministero dell'Interno egiziano ha imposto misure di sicurezza durissime intorno a tutte le chiese e ha raddoppiato la presenza degli agenti per contrastare ogni eventuale attacco. Stretti controlli sono stati anche imposti al governatorato di Marsa Matruh, sul litorale e all'aeroporto del Cairo per impedire la fuga degli autori dell'attentato. "Lo sforzo islamico di ripulire il Medio Oriente dai cristiani è aumentato", scrive con amara ironia un sito copto.

Al Azhar, invece, la più alta istanza dell'Islam sunnita, ha gettato acqua sul fuoco, condannando l'attentato di Alessandria. In un comunicato pubblicato dall'agenzia di stampa egiziana, il presidente egiziano Hosni Mubarak ha chiamato "gli egiziani, copti e musulmani, a conservare la loro unità di fronte alle forze terroristiche che minano la stabilità della patria e la sua unità".



ATS

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