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STATI UNITILa famiglia chiede giustizia per Steve, ma per la polizia è stato un suicidio

20.08.18 - 12:11
«Gli hanno sparato gli agenti. Ci sono i testimoni», assicurano i familiari del 15enne. Ora vogliono i video dell'intervento
La famiglia chiede giustizia per Steve, ma per la polizia è stato un suicidio
«Gli hanno sparato gli agenti. Ci sono i testimoni», assicurano i familiari del 15enne. Ora vogliono i video dell'intervento

CHICAGO - La famiglia di Steven Rosenthal chiede giustizia. E verità. Esistono infatti due versioni opposte e contraddittorie su come il 15enne abbia perso la vita venerdì scorso a Chicago. E la polizia, assicurano i familiari, mente.

Secondo la ricostruzione ufficiale, venerdì sera gli agenti hanno tentato di fermare e interrogare il giovane per strada perché credevano fosse armato. Questi, però, si è dato alla fuga e, entrato nella tromba delle scale di un palazzo, si è tolto la vita rivolgendo la pistola contro di sé. A sostegno di questa ricostruzione dei fatti, riporta CBS News, c’è il referto dell’autopsia redatto dal medico legale, che parla appunto di suicidio.

La famiglia, però, non ci sta e ieri sera ha indetto una marcia di protesta alla quale hanno preso parte alcune decine di persone per ottenere giustizia per Steven. Secondo loro, il 15enne è stato freddato dai poliziotti che lo inseguivano. A provarlo ci sono «diversi testimoni oculari», assicura l’avvocato dei Rosenthal: «Steven era nella tromba delle scale di casa di sua nonna nel West Side di Chicago quando gli agenti sono entrati per cercarlo», ha spiegato Andrew Stroth al Chicago Tribune. «Pochi istanti dopo questi agenti, senza motivo o provocazione, hanno sparato al 15enne Steven uccidendolo», ha aggiunto.

Secondo i familiari di Steven, inoltre, il ragazzo non dava alcun segno di avere dei pensieri suicidi. Per dimostrarlo, hanno pubblicato un video in cui si vede il giovane portare in braccio sereno il fratello più piccolo: «Tutto quello che voleva era essere presente per il suo fratellino e far sorridere la gente», ha scritto su Facebook uno zio, DaShaun Thomas.

La famiglia chiede ora che la polizia pubblichi le immagini delle telecamere di servizio che gli agenti portano sulla divisa. La polizia fa sapere che, per il momento, non è ancora stata presa alcuna decisione a riguardo. Negli Stati Uniti si tratta dell’ennesimo caso in cui la polizia viene accusata per la morte violenta e apparentemente ingiustificata di un giovane afroamericano.     

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