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ITALIAMaxi blitz antimafia nell'Agrigentino, 56 arresti

22.01.18 - 08:04
L'inchiesta, la più imponente mai messa a segno in questo territorio siciliano , ha disarticolato i "mandamenti" di Santa Elisabetta e Sciacca e ha colpito 16 "famiglie" mafiose
Maxi blitz antimafia nell'Agrigentino, 56 arresti
L'inchiesta, la più imponente mai messa a segno in questo territorio siciliano , ha disarticolato i "mandamenti" di Santa Elisabetta e Sciacca e ha colpito 16 "famiglie" mafiose

PALERMO - I carabinieri del comando provinciale di Agrigento, su disposizione della direzione distrettuale antimafia di Palermo, hanno eseguito l'arresto di 56 tra boss e gregari dei mandamenti di Cosa nostra nell'Agrigentino.

L'inchiesta, la più imponente mai messa a segno in questo territorio siciliano , ha disarticolato i "mandamenti" di Santa Elisabetta e Sciacca e ha colpito 16 "famiglie" mafiose. Coinvolti uomini d'onore anche delle province di Caltanissetta, Palermo, Enna, Ragusa e Catania.

All'operazione hanno partecipato oltre 400 carabinieri. In carcere, tra gli altri, è finito Francesco Fragapane, 37 anni, figlio dello storico capomafia di Santa Elisabetta Salvatore, da anni ergastolano. Scarcerato nel 2012 dopo aver scontato sei anni di prigione, Fragapane ha ricostituito e retto lo storico mandamento che comprende tutta l'area montana dell'agrigentino e i paesi di Raffadali, Aragona, S. Angelo Muxaro e San Biagio Platani, Santo Stefano di Quisquina, Bivona, Alessandria della Rocca, Cammarata e San Giovanni Gemini. Fragapane era poi stato riarrestato e nuovamente liberato la scorsa estate: attualmente era sorvegliato speciale.

Nell'inchiesta sono coinvolti diversi familiari del padrino di Agrigento e capimafia a lui alleati. L'indagine è coordinata dal procuratore di Palermo Francesco Lo Voi, dall'aggiunto Paolo Guido e dai pm Gery Ferrara e Claudio Camilleri.

Le accuse contestate vanno dall'associazione mafiosa, al traffico di droga, alla truffa, estorsione e a un'ipotesi di voto di scambio.

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