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MYANMARLa polizia spara sui dimostranti nel Rakhine: nove morti

17.01.18 - 10:38
A contribuire alla rabbia di chi era sceso in strada anche l'arresto di uno scrittore nazionalista
Keystone
La polizia spara sui dimostranti nel Rakhine: nove morti
A contribuire alla rabbia di chi era sceso in strada anche l'arresto di uno scrittore nazionalista

NAYPYIDAW - Almeno nove persone sono morte e 12 sono rimaste ferite ieri a tarda sera a Mrauk-U, nello stato birmano di Rakhine, quando la polizia ha sparato su una folla che protestava contro il divieto di svolgimento di un festival locale che celebrava l'antico regno omonimo invaso dai birmani nel 1785. Lo riporta il sito di informazione Irrawaddy, citando funzionari locali.

A contribuire alla loro rabbia, con ogni probabilità è stato anche l'arresto nella mattinata di ieri dello scrittore nazionalista Wai Hun Aung, che aveva criticato il governo per l'accordo con il Bangladesh riguardo il rimpatrio dei 650mila rifugiati musulmani Rohingya fuggiti proprio dallo stato Rakhine (da un'area più a nord di quella dove si trova Mrauk-U) dallo scorso agosto.

Gli scontri sono avvenuti attorno alle 22, dopo che circa un migliaio di dimostranti avevano circondato la stazione di polizia locale. Secondo la versione ufficiale, gli agenti hanno prima sparato proiettili di gomma, per poi passare a quelli veri quando la folla non ha desistito e si è fatta più aggressiva. I partecipanti alla protesta erano buddisti locali.

Nel Rakhine, uno degli stati più poveri della Birmania, i buddisti locali albergano rivendicazioni storiche contro il governo centrale, anche per i massacri compiuti dai birmani dopo l'invasione del 1785.

Le autorità e la popolazione locale sono però unite dall'ostilità verso i Rohingya, considerati "bengalesi" clandestini estranei al tessuto etnico nazionale.

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