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INDIASopravvissuto a un attentato, bimbo ebreo torna a Mumbai

16.01.18 - 09:31
Quando aveva due anni Moshe Holtzberg ha perso i genitori durante gli attacchi di un commando fondamentalista islamico proveniente dal Pakistan
Keystone
Sopravvissuto a un attentato, bimbo ebreo torna a Mumbai
Quando aveva due anni Moshe Holtzberg ha perso i genitori durante gli attacchi di un commando fondamentalista islamico proveniente dal Pakistan

NEW DELHI - "Shalom, sono molto felice...", queste le prime parole pronunciate al suo arrivo a Mumbai da Moshe Holtzberg, il bambino indiano che il 26 novembre 2008, quando aveva due anni, sopravvisse ad un attacco terroristico contro la Nariman House, un edificio di cinque piani del quartiere di Colaba in cui morirono il padre e la madre che gestivano un centro ebraico denominato Chabad House.

L'operazione del commando fondamentalista islamico proveniente dal Pakistan durò per tre interi giorni, causando la morte in diversi edifici, fra cui il Taj Hotel, di quasi 170 persone.

Il piccolo Moshe, che oggi vive nella casa dei nonni a Safula, in Israele, è tornato per la prima volta sul luogo dove i genitori persero la vita, accompagnato dalla sua bambinaia di allora, Sandra Samuel, che lo portò miracolosamente in salvo, fuori dalla portata delle armi automatiche dei terroristi.

Domani il piccolo parteciperà insieme al primo ministro Benjamin Netanjahu, che svolge in India una visita ufficiale di 6 giorni, alla inaugurazione di un monumento commemorativo di tutte le vittime di quella tragedia.

Il rabbino Holztberg Nachman, nonno del bambino, ha dichiarato che «oggi per tutti noi è un giorno veramente speciale. Ringrazio Dio che Moshe è potuto tornare. Oggi Mumbai è una città molto più sicura».
 

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