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AUSTRALIANegoziava la vendita di missili, in manette un presunto agente di Pyongyang

18.12.17 - 07:26
Il 59enne, residente nel Paese da 30 anni, ha violato le sanzioni delle Nazioni Unite e la legge federale australiana
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Negoziava la vendita di missili, in manette un presunto agente di Pyongyang
Il 59enne, residente nel Paese da 30 anni, ha violato le sanzioni delle Nazioni Unite e la legge federale australiana

SYDNEY - La polizia federale australiana ha arrestato un uomo di Sydney di origine sudcoreana, accusato di agire come agente economico del regime nordcoreano, per aver tentato di vendere sul mercato nero internazionale componenti per missili balistici e carbone.

Choi Han Chan di 59 anni, che vive in Australia da circa 30 anni ed è naturalizzato, avrebbe violato le sanzioni delle Nazioni Unite e la legge federale australiana.

Secondo la polizia Choi stava per generare decine di milioni di dollari per Pyongyang organizzando la vendita di missili, compresi componenti come software e know-how, e inoltre di carbone, quest'ultimo presentato come antracite russa, a entità in Indonesia e Vietnam. La polizia indagava sulle sue attività sin dal 2008, l'anno in cui la Corea del Nord ha chiuso la sua ambasciata a Canberra.

Secondo un comunicato della polizia, le negoziazioni di Choi, che includevano «l'organizzazione di una struttura per la produzione di missili balistici, la fornitura di piani di costruzione di missili, e di specialisti tecnici per addestrare personale fuori della Corea del Nord». I reati sarebbero stati commessi fra agosto e dicembre di quest'anno.

E' la prima volta che qualcuno sia incriminato di reati secondo la legge australiana sulle armi di distruzione di massa, e la prima volta per presunte violazioni di sanzioni Onu, accuse passibili di un massimo di 10 anni di carcere. Il primo ministro Malcolm Turnbull si è congratulato con la polizia federale. «Sono questioni molto gravi. È di importanza vitale che tutte le nazioni impongano le sanzioni stabilite», ha detto.

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