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ITALIAEternit, quattro tribunali giudicheranno Schmidheiny

14.12.17 - 17:54
La Corte di Cassazione ha respinto la richiesta dei magistrati di Torino di celebrare un unico processo
Keystone / EPA
Eternit, quattro tribunali giudicheranno Schmidheiny
La Corte di Cassazione ha respinto la richiesta dei magistrati di Torino di celebrare un unico processo

ROMA - Quattro tribunali giudicheranno l'imprenditore svizzero Stephan Schmidheiny per omicidio colposo nella vicenda di Eternit Italia, l'industria di cemento e fibre all'amianto accusata della morte di 258 persone. Lo ha deciso la Corte di Cassazione respingendo la richiesta dei magistrati di Torino di celebrare un unico processo e tornare all'originaria imputazione di omicidio volontario senza cedere al 'declassamento' del reato in quello meno grave di omicidio colposo, che ha già portato alla prescrizione della maggior parte dei casi, senz'altro quelli delle persone spirate prima del 2005.

Gli 'ermellini' hanno dichiarato la «totale inammissibilità» dei ricorsi della Procura della Corte di Appello e del Tribunale contro la sentenza del giudice delle udienze preliminare (gup) torinese Federica Bompieri che aveva mitigato l'accusa per l'ex ad e aveva 'spacchettato' in quattro filoni il procedimento nato dall'inchiesta dell'ex pm Raffaele Guariniello.

A Vercelli spetta la competenza di procedere per il grosso delle vittime, circa 243, tutte del territorio di Casale Monferrato; Reggio Emilia deve occuparsi di due morti legate allo stabilimento di Rubiera, e Napoli degli otto decessi dello stabilimento di Bagnoli; a Torino restano due soli casi e l'udienza è per il 19 dicembre. «Siamo soddisfatti. Avevamo eccepito l'inammissibilità dei ricorsi e la Corte ha deciso in questa direzione», ha commentato il professor Astolfo Di Amato, difensore di Schmidheiny nel processo Eternit bis.

Per Massimiliano Gabrielli, legale dell'Anmil, si tratta invece dell'«ennesimo regalo al miliardario svizzero», dopo la prescrizione del reato di disastro ambientale nel 2014. «Quando una organizzazione imprenditoriale continua consapevolmente a far soldi sulla pelle della gente bisogna parlare di omicidi volontari, senza se e senza ma...», ha aggiunto l'avvocato che rappresenta l'associazione mutilati e invalidi sul lavoro.

«Continuare la produzione, in condizioni che notoriamente provocano la morte, equivale ad accettare il rischio certo dell'evento morte, il che nel nostro ordinamento penale corrisponde ad omicidio con dolo eventuale. Ci aspettavamo che la Cassazione applicasse semplicemente la legge, senza scivolare sulle difese tecniche», ha concluso deluso Gabrielli. L'avvocato Ezio Bonanni, che raccoglie le denunce di chi ancora si ammala e muore per l'amianto, contro la prescrizione sta già lavorando ai ricorsi alla Corte europea dei diritti dell'uomo.

Dalla Procura di Vercelli che dovrà affrontare un processo di mole e complessità tecnica inconsueta, il Procuratore capo Pier Luigi Pianta fa sapere che il suo ufficio «non si tira certo indietro: però insisterò su un adeguamento del personale». «È chiaro che le sentenze non si commentano ma si eseguono. Per poter fare un lavoro che esula un po' dall'ordinario della Procura di Vercelli, ci muoveremo nelle sedi opportune affinché gli organici vengano adeguati. Soprattutto tra i magistrati e il personale amministrativo, in questo momento sotto organico».

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