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GERMANIA"Lasermann" alla sbarra per un delitto irrisolto

13.12.17 - 17:18
25 anni John Ausonius, estremista di destra, sparò a una decina di stranieri e oggi è accusato della morte di una sopravvissuta di Auschwitz
Keystone / DPA
"Lasermann" alla sbarra per un delitto irrisolto
25 anni John Ausonius, estremista di destra, sparò a una decina di stranieri e oggi è accusato della morte di una sopravvissuta di Auschwitz

FRANCOFORTE - È iniziato oggi il processo a carico di John Ausonius, estremista di destra svedese le cui gesta degli anni '90 furono prese come esempio da Anders Breivik, l'autore della strage di Utoya.

Il 64enne è alla sbarra per un omicidio irrisolto, avvenuto 25 anni fa a Francoforte. In patria sta scontando una condanna all'ergastolo per aver aperto il fuoco contro immigrati nella zona di Stoccolma e Uppsala tra l'agosto del 1991 e il gennaio del 1992. All'epoca dichiarò di aver compiuto questi gesti per spaventare gli stranieri e dissuaderli dal recarsi in Svezia.

Le sparatorie furono compiute con un fucile con mirino laser, che valsero ad Ausonius il soprannome di "Lasermann". Nel 2000, dopo essere finito nelle mani della giustizia svedese, fu condannato per la morte di uno studente iraniano e per il ferimento di altre 10 persone, alcune delle quali segnate per sempre dai colpi subiti.

Il processo - Il fatto per il quale Ausonius è alla sbarra avvenne a metà febbraio del 1992. In fuga dalla polizia svedese, si rifugiò a Francoforte sul Meno. Ausonius accusò l'addetta al guardaroba di un ristorante di averle sottratto, due settimane prima, un'agendina elettronica Casio dalla tasca del cappotto. Ausonius litigò con la donna, Blanka Zmigrod, e prima di andarsene le urlò «ci incontreremo ancora». La notte successiva la 68enne fu raggiunta da colpi d'arma da fuoco mentre tornava a casa dal lavoro. A sparare a distanza ravvicinata fu un ciclista mascherato.

Il caso viene seguito con molto interesse dalla stampa svedese. Oggi il quotidiano Aftonbladet ha pubblicato un'inchiesta che svela il passato della vittima: Blanka Zmigrod, di origine ebraica, riuscì a sopravvivere a ben quattro campi di concentramento nazisti, tra i quali Auschwitz e Bergen-Belsen. Sposatasi dopo la guerra con un altro ebreo sfuggito all'Olocausto, si trasferì dapprima a Tel Aviv per poi tornare a vivere in Germania.

Ausonius fu già interrogato anni fa in merito al delitto: ammise di aver avuto nella sua disponibilità lo stesso tipo di arma e proiettili usati nel delitto, ma ha negato di averlo commesso. Il suo avvocato sostiene che contro il 64enne ci sono una serie di indizi isolati, ma che non si concatenano in modo tale da provare la sua responsabilità nell'omicidio. La sentenza è prevista per la seconda metà di gennaio. Anche in caso di condanna sconterà la pena in Svezia.

Simbolo dell'estremismo - Nato da padre svizzero e madre tedesca, prima di cambiare nome (prendendo quello di un poeta romano) Ausonius si chiamava Wolfgang Zaugg. Ottenne il passaporto svedese solamente dopo i 20 anni e «per tutta la vita ha cercato di provare a se stesso di essere un vero svedese», ha dichiarato un giornalista che l'ha intervistato svariate volte. A causa degli occhi scuri e dei capelli neri, infatti, fu vittima di bullismo a scuola.

Oltre a Breivik, che dichiarò apertamente di essersi ispirato ad Ausonius, le sue imprese funsero da modello per un gruppo neo-nazista tedesco, la NSU.

 

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