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GIAPPONEManovre anti-missile nelle acque nipponiche

11.12.17 - 07:25
Al centro delle operazioni ci sono le simulazioni al computer per rilevare e seguire la traiettoria di possibili missili lanciati dal Nord
Keystone
Manovre anti-missile nelle acque nipponiche
Al centro delle operazioni ci sono le simulazioni al computer per rilevare e seguire la traiettoria di possibili missili lanciati dal Nord

 TOKYO - Corea del Sud, Usa e Giappone hanno dato il via alla due giorni di manovre congiunte finalizzate alla rilevazione di missili nemici, nel mezzo delle tensioni legate alla minaccia balistica e nucleare di Pyongyang.

Il teatro delle operazioni, ha reso noto il Comando di Stato maggiore di Seul, sono le acque tra la penisola coreana e il Giappone. Le manovre militari coinvolgono alcuni dei cacciatorpedinieri dotati di tecnologie anti-missile Aegis dei tre Paesi: Seoae Ryu Seong Ryong (Corea del Sud), Stethem e Decatur (Usa), e Chokai (Giappone).

Al centro delle operazioni ci sono le simulazioni al computer per rilevare e seguire la traiettoria di possibili missili lanciati dal Nord, ha precisato il Comando di Stato maggiore.

Si tratta del sesto ciclo di esercitazioni combinate in base al 48/mo Security Consultative Meeting definito dai capi della Difesa di Washington e Seul nel 2016, che hanno avuto inizio a giugno dello scorso anno. L'appuntamento è maturato a stretto giro dalla nuova impennata di tensione legata al test del vettore balistico intercontinentale dello scorso mese, rivendicato da Pyongyang come il "più potente" mai messo a punto, capace di colpire ogni parte degli Usa trasportando una testata nucleare.

Due nuovi satelliti - La Corea del Nord lavora al lancio di due satelliti: è l'ipotesi riportata nel fine settimana dalla Rossiyskaya Gazeta, citando Vladimir Khrustalev, esperto militare che di recente ha incontrato a Pyongyang funzionari della National Aerospace Development Administration.

Uno dei due satelliti pesa più di 100 chilogrammi, ha aggiunto la testata russa, ed è finalizzato all'osservazione terrestre con la capacità di risoluzione di diversi metri. L'altro, invece, da mandare in orbita spaziale, è dedicato alle comunicazioni satellitari e ha un peso superiore a una tonnellata.

Secondo Khrustalev il piano è credibile alla luce dei passi in avanti fatti dalla Corea del Nord nelle tecnologie dei missili come emerso da ultimo nell'Hwasong-15 provato con successo a novembre. È di febbraio 2016 l'ultimo satellite lanciato dal Nord, parte del progetto di sviluppo spaziale nell'ambito dei "legittimi" diritti di Stato sovrano, ma accusato di essere un modo per testare tecnologie a fini militari.

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