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GERUSALEMMEIsraeliano accoltellato alla stazione degli autobus

10.12.17 - 13:48
Ferita una guardia di sicurezza di 25 anni: l'assalitore è un 24enne palestinese. Intanto il fermento politico causato dalla decisione Usa continua
Keystone
Il fermo del sospettato
Il fermo del sospettato
Israeliano accoltellato alla stazione degli autobus
Ferita una guardia di sicurezza di 25 anni: l'assalitore è un 24enne palestinese. Intanto il fermento politico causato dalla decisione Usa continua

GERUSALEMME - Un cittadino israeliano è stato accoltellato oggi alla stazione degli autobus di Gerusalemme. Lo ha detto il portavoce della polizia.

Il ferito, una guardia di sicurezza di 25 anni, è in gravi condizioni mentre l'assalitore è stato catturato.

«L'assalitore è palestinese» - «È un abitante dei Territori di 24 anni» il palestinese che oggi ha ferito in modo grave una guardia di sicurezza israeliana alla stazione centrale degli autobus di Gerusalemme. Lo ha reso noto Micky Rosenfeld, un portavoce della polizia israeliana.

Dopo aver accoltellato la guardia, ha aggiunto, «il terrorista ha tentato la fuga ma è stato bloccato da un passante e da un agente di polizia». In seguito è stato posto agli arresti.

Secondo Ynet News si tratterebbe di un "lupo solitario".

L'agenzia di stampa palestinese Maan ha riferito che il giovane che ha compiuto l'attacco a Gerusalemme è originario di Nablus. L'uomo è stato identificato in Yassin Abu al-Qara, 24 anni, originario del villaggio di Tolusa.

Ancora non è noto se abbia una affiliazione politica. Secondo i media ha detto di aver agito «per difendere la moschea al-Aqsa di Gerusalemme».

«La Francia disapprova la scelta degli Usa» - La Francia «disapprova la decisione degli Usa di riconoscere Gerusalemme come capitale d'Israele e di trasferire l'ambasciata di Tel Aviv a Gerusalemme»: è quanto ribadisce la presidenza francese in un comunicato trasmesso ai media mentre è in corso la riunione bilaterale all'Eliseo tra Emmanuel Macron e il premier israeliano Benyamin Netanyahu.

Nella nota trasmessa ai media a Parigi si evoca anche la necessità che Gerusalemme diventi «la capitale di due Stati, Israele e Palestina».

Un messaggio - precisa la presidenza francese - ripetuto ieri nel corso di una conversazione telefonica tra Emmanuel Macron e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan.

«La Francia - si prosegue nella nota - ribadisce il suo legame al diritto internazionale e al rispetto delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza Onu. Gerusalemme ha vocazione a divenire la capitale di due Stati, Israele e Palestina, secondo le modalità che spetta definire attraverso il negoziato ai palestinesi e agli israeliani».

Nel corso della conversazione con Erdogan, il presidente francese ha anche ha anche «sottolineato la necessità di evitare ripercussioni negative sull'insieme della regione e contribuire alla pacificazione, per ridare prospettive alla pace».

Intanto Abu Mazen telefona a Sisi - Il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi e quello palestinese Abu Mazen hanno avuto oggi una conversazione telefonica sulla situazione dopo il riconoscimento Usa di Gerusalemme quale capitale di Israele. Lo riferisce l'agenzia ufficiale Wafa secondo i due leader hanno concordato "di continuare le consultazioni per coordinare le posizioni comuni".

L'assalitore: «Il mio sangue per al-Aqsa» - Ha dedicato alla moschea al-Aqsa di Gerusalemme Yassin abu al-Qara, il 24enne palestinese, l'attacco condotto oggi a Gerusalemme contro una guardia israeliana, che è rimasta ferita in modo grave. Dopo l'attacco il giovane è stato arrestato incolume.

Ma in precedenza, presumendo che forse avrebbe perso la vita, ha scritto su Facebook: «Per Allah ci siamo sollevati, il nostro desiderio è innalzare la bandiera, che Dio voglia che la nostra religione prevalga, e che la moschea al-Aqsa torni a risplendere».

«Venga pure versato il nostro sangue - ha aggiunto - il suo valore è ben poca cosa se versato per la nostra patria, per Gerusalemme, per la moschea al-Aqsa».


 
 


 
 

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