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STATI UNITIIl serial killer di Tampa è un dipendente di McDonald's?

29.11.17 - 10:35
Ne sono convinte le autorità che, dopo 51 giorni di ricerche, hanno fermato un 24enne che aveva portato una pistola al lavoro, la polizia: «È tempo che sia fatta giustizia»
Tampa Police/Abc News
Il serial killer di Tampa è un dipendente di McDonald's?
Ne sono convinte le autorità che, dopo 51 giorni di ricerche, hanno fermato un 24enne che aveva portato una pistola al lavoro, la polizia: «È tempo che sia fatta giustizia»

MIAMI - Quattro vittime - tre uomini, uno dei quali affetto da autismo, e una donna - tutte ammazzate con un colpo di arma da fuoco per la strada.

Il serial killer di Tampa (Florida) uccideva esclusivamente all'interno del quartiere di Seminole Heights, quartiere che da più di un mese era letteralmente sotto presidio delle forze dell'ordine. Ultima vittima: un 60enne che camminava per la strada a ridosso dell'alba, freddata con un proiettile esploso alle spalle.

L'assassino, che ha iniziato la sua opera di morte ad ottobre, era riuscito ad evitare la stretta delle autorità in maniera quasi sovrannaturale. Almeno fino ad oggi: stando a quanto riportato dalle forze dell'ordine di Tampa ha arrestato nella giornata di martedì un sospetto di 24 anni.

Più di 5'000 le segnalazioni ricevute dagli abitanti del quartiere ma, alla fine, pare che il prsunto killer non fosse un residente della zona: «Non sappiamo ancora che ci facesse a Seminole Heights, gli interrogatori sono ancora in corso». Un primo identikit, tratteggiato grazie a una testimone oculare, parlava di «un uomo alto, dalla pelle chiara e vestito di nero».

Secondo le prime indiscrezioni il giovane sarebbe un dipendente di un McDonald's del quartiere di Ybor (a due isolati da Seminole Heights) che aveva portato un'arma al lavoro. La polizia, intervenuta dopo che qualcuno aveva dato l'allarme, ha preso in consegna sia l'arma sia la vettura dell'interessato (una Mustang): «Siamo ottimisti che si tratti del nostro uomo, dopo 51 giorni di ricerche è tempo che sia fatta giustizia».

Attualmente non sono ancora note le motivazioni alla base della violenza.

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