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PAKISTANTorna in libertà il leader islamico ricercato negli Usa

24.11.17 - 09:21
Saeed è accusato dall'India di essere il mandante degli attentati del 26 novembre 2008 e giorni successivi, in cui morirono a Mumbai quasi 270 persone
Keystone
Torna in libertà il leader islamico ricercato negli Usa
Saeed è accusato dall'India di essere il mandante degli attentati del 26 novembre 2008 e giorni successivi, in cui morirono a Mumbai quasi 270 persone

ISLAMABAD - Il governo della provincia pachistana di Punjab ha portato a termine oggi le pratiche amministrative che hanno permesso a Hafiz Saeed, polemico leader di movimenti fondamentalisti islamici e ricercato dagli Usa, di riacquistare la libertà dopo quasi 300 giorni di arresti domiciliari, come disposto ieri dall'Alta Corte di Lahore.

Fondatore del movimento clandestino Lashkar e Taiba (LeT), e della fondazione Jamaat ud Dawa (JuD) che di quello viene considerata una copertura, Saeed è accusato dall'India di essere il mandante degli attentati del 26 novembre 2008 e giorni successivi, in cui morirono a Mumbai quasi 270 persone.

Nel 2012 Washington ha annunciato una ricompensa di dieci milioni di dollari per chiunque fornisca informazioni che permettano il suo arresto e condanna. Ma finora, nonostante una certa disponibilità del governo pachistano, il discusso leader è nuovamente libero nei suoi movimenti.

Il portavoce di Saeed, Ahmad Nadeem, ha confermato ai giornalisti che «il Sahib (Maestro) Hafiz non è più agli arresti. il personale carcerario se ne è andato dalla residenza dopo che tutte le previste formalità sono state espletate».

I suoi seguaci hanno celebrato l'evento distribuendo dolci all'esterno della casa del loro leader, verso cui hanno lanciato petali di fiori quando è uscito all'esterno per salutarli.

È molto probabile che Saeed prenda la parola in giornata durante le preghiere del venerdì nella moschea Jamai Al Qadsiya di Lahore.

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