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Un 22enne dovrà passare dieci anni in carcere, il bimbo ha riportato difficoltà motorie permanenti
BRUXELLES - Un 22enne residente a Westende, località belga nelle Fiandre occidentali, è stato condannato a dieci anni di carcere per aver gravemente ferito il figlio. L'uomo si era scagliato con inaudita violenza contro il figlio di appena due mesi che, con il suo pianto, lo aveva disturbato mentre disputava una partita al videogioco Fifa. Lo riferisce l'agenzia stampa Belga.
Il 22enne, infuriato per essere stato distolto dal gioco, aveva sferrato un pugno alla testa del bimbo, provocandogli dodici fratture craniche. Il piccolo ha dato prova di una tempra eccezionale, riuscendo a sopravvivere e rispondendo con successo alle cure mediche. Il segno dell'aggressione subita dal padre sarà però permanente: il trauma ha provocato delle difficoltà motorie permanenti al bimbo.
Arrestato subito dopo il fatto, risalente al settembre dello scorso anno, l'uomo - che ha subito ammesso le proprie responsabilità - ha passato questi mesi in detenzione preventita. Il giudice ha accolto la tesi della difesa, che sosteneva che il 22enne non avesse colpito il figlio con la volontà di ucciderlo, e lo ha condannato per maltrattamento su minore e non per tentato omicidio come ipotizzato dalla procura di Bruges. Il bimbo riceverà un risarcimento di 25mila euro.
Il giovane aveva già avuto guai con la giustizia in passato: aveva dei precedenti per violenza contro il figlio, era stato trovato in possesso di stupefacenti e aveva opposto resistenza all'arresto.
