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RUSSIAUn mese di finti allarmi bomba

10.10.17 - 16:44
Keystone / AP
Un mese di finti allarmi bomba

MOSCA - L'ondata di falsi allarme bomba che ha colpito la Russia compie un mese. Era infatti l'11 settembre quando avvenne la prima telefonata che minacciava la presenza di un ordigno esplosivo in un luogo pubblico.

Da allora, stando alle cifre di Republic, «oltre 1 milione di russi» sono stati evacuati da centri commerciali, stazioni, aeroporti, scuole, cinema, università, sedi diplomatiche e tribunali. Persino il celebre mausoleo di Lenin sulla Piazza Rossa non è sfuggito.

I «terroristi telefonici», come li ha bollati il Cremlino, hanno colpito ogni giorno e hanno raggiunto il picco lo scorso 6 ottobre, quando a Mosca sono stati "colpiti" 250 edifici per un totale di «100mila persone» evacuate mentre le strutture coinvolte in un mese in tutto il paese sono 2460, in 170 città. Nessuna bomba è stata mai rinvenuta dagli agenti di polizia.

Stando al capo dell'FSB, i servizi di sicurezza russi, i danni ammontano ormai ad almeno 300 milioni di rubli (oltre 4 milioni di euro). L'FSB ritiene che le telefonate vengano effettuate da «quattro cittadini russi» basati all'estero e che forse hanno dei complici in Russia.

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