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ITALIAPadre, madre e figlio muoiono asfissiati nella solfatara di Pozzuoli

12.09.17 - 14:47
Erano entrati in un'area interdetta al pubblico e sono state vittime delle esalazioni vulcaniche, salvo il secondo figlio di 7 anni, critiche alla sicurezza
Keystone
Padre, madre e figlio muoiono asfissiati nella solfatara di Pozzuoli
Erano entrati in un'area interdetta al pubblico e sono state vittime delle esalazioni vulcaniche, salvo il secondo figlio di 7 anni, critiche alla sicurezza

POZZUOLI - Una vera e propria tragedia quella avvenuta ieri alla solfatara di Pozzuoli (Napoli). Un'intera famiglia ha perso la vita asfissiata dalle tossiche esalazioni vulcaniche. Stando a quanto riportato dai quotidiani italiani all'origine di tutto ci sarebbe stato lo sconfinamento, in un'area interdetta al pubblico e isolata da un cordone di sicurezza, del figlio maggiore di una coppia del Veneto che si trovava nel Napoletano per le vacanze.

Il ragazzino (11 anni) avrebbe percorso qualche metro nella zona a ridosso della fangaia bollente –  impestata dai fumi – prima di perdere i sensi a causa dei gas. Per tentare di soccorrerlo si è mobilitato il padre (45 anni) che è però sprofondato con il piccolo nel terreno friabile cadendo per diversi metri. A quel punto anche la madre (42 anni) ha provato a intervenire finendo anche lei asfissiata.

A sopravvivere solo il secondogenito dei due, un bimbo di 7 anni che non si era mosso. In stato di shock, riportano i quotidiani, è corso in cerca di aiuto. All'arrivo, i soccorsi non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dei tre: «Non abbiamo potuto fare nulla», hanno confermato i soccorritori del 118 a La Repubblica.

Non è ancora chiara come sia stato possibile che il piccolo si trovasse in una zona così pericolosa anche perché la famiglia era accompagnata da una guida. Stando a un testimone, quella particolare fangaia, non era recintata come le altre ma segnalata semplicemente con dei nastri.

La Solfatara è un cratere vulcanico attivo, ma in stato quiescente. Al suo interno sono presenti diverse fumarole di anidirde solforosa gas fortemente irritante per gli occhi e il tratto respiratorio. In seguito all'incidente tutto il parco geologico è stato evacuato e rimarrà chiuso a tempo indeterminato.


 
 

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