ITALIATrascinata dalla metro a Roma, indagato il macchinista

ROMA - I fotogrammi narrano gli istanti dell’incidente. Un incidente che ha visto protagonista Natalya Garkovich, 43 anni, bielorussa, che cerca di salire a bordo del convoglio. A un certo punto, rendendosi conto che le porte stanno per chiudersi, fa un passo indietro. Qualcosa però le impedisce di uscire completamente dal vagone e resta incastrata. I sensori del convoglio non rilevano la presenza di ostacoli e le porte si richiudono normalmente.

La metro riparte, la gente dalla banchina inizia a correre a urlare per far sì che il macchinista fermi il mezzo. Ma lui non si accorge di nulla e la velocità del treno aumenta. Intanto, Natalya resta appesa al vagone, le gambe le si piegano. Il convoglio si avvia verso l’imbocco del tunnel e la donna rischia di impattare contro il muro della galleria.

Nel corso dell’ultimo disperato tentativo, Natalya riesce finalmente a staccarsi dal treno che stava per arrivare alla fermata Cavour. La donna è stata immediatamente trasportata all’ospedale San Giovanni, dove è rimasta in terapia intensiva fino a giovedì pomeriggio. Dopodiché, è stata trasferita a Tor Vergata per una serie di operazioni al bacino, alla mascella e all’orbita.

Le immagini delle videocamere raccontano quegli istanti. Istanti che mettono in gioco le responsabilità del macchinista, ora indagato per lesioni personali. L’uomo, seduto nella cabina di guida, pare sfrutti i momenti della fermata per mangiare qualcosa. Intanto, dà un’occhiata nello specchietto retrovisore e riparte. Ma in quegli istanti, pochi metri dietro di lui, all’altezza dell’ultimo vagone, Natalya rischiava di perdere la vita.