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Il marito reo confesso è stato trovato in casa vicino al cadavere della moglie
VARESE - Dissidi interni alla coppia e il desiderio di porre fine al matrimonio con un uomo dal temperamento "prevaricatore". Questo, al momento, il movente che avrebbe spinto Muhamed Vapri, 62enne, albanese, ad uccidere la moglie Diana Vapri Koni, dieci anni più giovane, ieri pomeriggio a Busto Arsizio (Varese).
Reo confesso e trovato in casa vicino al cadavere della moglie, uccisa con oltre 15 coltellate al torace, Vapri è stato ascoltato dal pubblico ministero di Busto fino a tarda serata.
Agli inquirenti avrebbe riferito di una presunta decisione della donna di lasciarlo e di dissidi nati all'interno della coppia per la gestione dei risparmi e per gelosia. Da qualche tempo, sempre secondo la versione dello straniero, la moglie lo rimproverava di passare troppo tempo in chat con una vecchia amica che vive negli Stati Uniti.
Tre giorni fa la vittima aveva lasciato l'abitazione coniugale per trasferirsi dalla sorella, segno di una possibile volontà di interrompere il suo legame.
Da quanto emerso dai racconti di parenti ed amici dei Vapri, il sessantaduenne sarebbe in realtà stato un marito molto prepotente, se non violento. Nessun episodio però sarebbe stato denunciato dalla donna in oltre venticinque anni di matrimonio. Sulla vicenda la Procura ascolterà i tre figli della coppia, familiari ed amici.
