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ITALIAFiamme nell'appartamento, morti due coniugi nel Novarese

21.01.17 - 10:59
Le vittime avevano 70 e 75 anni. La figlia 38enne è riuscita a salvarsi rifugiandosi sul balcone
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Fiamme nell'appartamento, morti due coniugi nel Novarese
Le vittime avevano 70 e 75 anni. La figlia 38enne è riuscita a salvarsi rifugiandosi sul balcone

NOVARA - Le fiamme, forse a causa di un cortocircuito, le tapparelle elettriche che non si alzano perché manca la luce e la stanza che si riempie di fumo. Sono morti così, la scorsa notte nella loro casa di Arona, Giancarlo Barbero e la moglie Carla Carpanina, 70 e 75 anni.

Si è invece salvata la figlia Chiara, fuggita sul balcone dopo essere riuscita a tirare su la tapparella della sua stanza, che era di tipo tradizionale. Spetterà ora ad una inchiesta stabilire con esattezza le cause di questa tragedia e gli eventuali responsabili.

Il rogo poco dopo le 4, al civico 22 di via Vittorio Veneto, al primo piano dell'appartamento. La coppia, secondo una prima ricostruzione, è stata sorpresa dalle fiamme nel sonno, in camera da letto, al secondo piano. E' probabile che marito e moglie non si siano accorti subito di quello che stava accadendo; il resto lo ha fatto quella nube nera e spessa, sprigionata dalle fiamme, che ha tolto loro il fiato e ne ha annebbiato le idee.

I vigili del fuoco, quando sono riusciti ad entrare nell'alloggio, li hanno trovati a terra, nella loro stanza, segno che hanno cercato di mettersi in salvo. Ma senza riuscirci. Ce l'ha invece fatta la figlia, che una volta sul balcone ha attirato con le sue grida l'attenzione dei vicini di casa. L'arrivo dei vigili del fuoco, con squadre da Arona e da Borgomanero, è stato immediato. Poco dopo le fiamme era circoscritte.

A scopo precauzionale gli inquilini del palazzo sono stati evacuati, tra cui l'altra figlia dei coniugi morti, Sofia, con i due figli piccoli, e il fratello della donna morta, un medico.

Le due vittime erano molto note ad Arona, poco più di 14 mila abitanti sulle sponde del Lago Maggiore. Giancarlo Barbero, ingegnere, era uno studioso e appassionato di storia locale. Presiedeva l'Associazione culturale 'Amici della Rocca', onlus per il recupero del patrimonio storico culturale, architettonico ambientale e paesaggistico della Rocca Borromea di Arona, parco pubblico su cui un tempo sorgevano le fortificazioni medievali distrutte poi da Napoleone. Con la moglie, docente di Inglese in pensione, era anche molto attivo in parrocchia.
 
 

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