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BIRMANIABirmania: esercito attacca militanti Rohingya, 25 morti

14.11.16 - 10:21
Birmania: esercito attacca militanti Rohingya, 25 morti

NAYPYDAW - Almeno 25 musulmani di etnia Rohingya sono stati uccisi ieri dai militari birmani in alcuni villaggi nello stato occidentale di Rakhine, al confine con il Bangladesh.

Lo ha annunciato oggi l'esercito birmano, dopo gli otto morti - tra cui due soldati - comunicati ieri in relazione a violenze avvenute sabato nella zona.

Nella versione dell'esercito, gli attacchi sono stati operazioni di ripulitura contro militanti armati di mazze e coltelli. Sui social media però, circolano anche immagini di vittime tra donne e bambini.

Secondo i media birmani, inoltre, le 130 case andate in fiamme negli scontri di domenica sono state incendiate dagli stessi Rohingya per "causare fraintendimenti e tensione" allo scopo di ottenere aiuti umanitari dalla comunità internazionale.

La zona, popolata in larga maggioranza da Rohingya, è in sostanza stata isolata dall'esercito dopo una prima serie di attacchi da parte di militanti avvenuto un mese fa, in cui nove poliziotti di frontiera persero la vita e un carico di armi fu portato via dagli assalitori.

Nessun giornalista o operatore umanitario è riuscito a entrare nell'area da allora. La stessa Aung San Suu Kyi, plenipotenziaria del governo di Htin Kyaw, è rimasta in silenzio sull'argomento, nonostante le pressioni della comunità internazionale.

Circa un milione di Rohingya, privati della cittadinanza e dei diritti più elementari, vivono nello stato Rakhine, decine di migliaia dei quali in squallidi campi di sfollati dopo i pogrom anti-musulmani del 2012. In un clima di acceso nazionalismo, la quasi totalità dei birmani considera i Rohingya immigrati clandestini provenienti dal Bangladesh, nonostante in molti possano provare legami radicati nell'area dove vivono.
 
 

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