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CITTA' DEL VATICANOPapa: in Iraq efferata crudeltà, ogni sforzo per la pace

23.10.16 - 15:18
Papa: in Iraq efferata crudeltà, ogni sforzo per la pace

CITTA' DEL VATICANO - Fortissimo appello del Papa contro la «crudeltà e gli efferati atti di violenza sugli innocenti in Iraq, siano cristiani e siano musulmani, siano bambini. E preghiera e vicinanza perché il Paese, pur duramente provato, speri ancora in un futuro di sicurezza, di riconciliazione».

Papa Francesco lo ha rivolto dopo l'Angelus, e ha parlato di "ore drammatiche". Ieri a Mosul i jihadisti hanno giustiziato 284 persone, tra cui donne e bambini, e, mentre si prepara la battaglia finale per il controllo della città, fonti concordanti parlano di donne e bambini usati come scudi umani sui tetti, per evitare i raid aerei.

«In queste ore drammatiche - ha detto dunque papa Francesco - sono vicino alla intera popolazione dell'Iraq, in particolare a quella della città di Mosul. I nostri animi sono scossi dagli efferati atti di violenza che da troppo tempo si stanno commettendo contro i cittadini innocenti, siano musulmani, siano cristiani, siano appartenenti ad altre etnie e religioni». «Sono rimasto addolorato - ha aggiunto - della uccisione a sangue freddo di numerosi figli di quella amata terra, tra cui anche tanti bambini: questa crudeltà ci fa piangere, lasciandoci senza parola».

«Alla parola di solidarietà - ha aggiunto il Pontefice - si accompagna l'assicurazione del mio ricordo nella preghiera, affinché l'Iraq, pur duramente colpito, sia forte e saldo nella speranza di poter andare verso un futuro di sicurezza, di riconciliazione e di pace. Per questo chiedo a tutti voi di unirvi alla mia preghiera». E ha pregato insieme ai circa 50'000 presenti in piazza San Pietro, prima in silenzio, poi recitando una "Ave Maria".

L'attenzione di papa Francesco per l'Iraq, soprattutto per le vittime civili di un conflitto che sta annientando la Regione, è costante, come ha mostrato anche la sua decisione di creare cardinale il nunzio in Siria, Mario Zenari, che rimane in Iraq, condividendo le sorti della popolazione e del Paese.

L'appello del Papa è stato rivolto davanti alle circa 50'000 persone che affollavano oggi piazza San Pietro, e alla quali, subito prima, papa Francesco, in occasione della Giornata mondiale della missione, aveva spiegato che «Oggi è il tempo di missione ed è il tempo di coraggio, di spendersi per il Vangelo, anche se avere coraggio non significa garanzia di successo, coraggio per lottare, non necessariamente per vincere, per annunciare, non necessariamente per convertire, per essere alternativi al mondo, senza però mai diventare polemici o aggressivi».
 
 

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