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ITALIAYara, fu «un omicidio di inaudita gravità»

28.09.16 - 16:14
Depositate le motivazioni della sentenza di condanna di Massimo Bossetti, che i giudici considerano «crudele» e dall'«animo malvagio»
Yara, fu «un omicidio di inaudita gravità»
Depositate le motivazioni della sentenza di condanna di Massimo Bossetti, che i giudici considerano «crudele» e dall'«animo malvagio»

BERGAMO - Sono state rese note le motivazioni della sentenza di condanna di Massimo Bossetti, il muratore bergamasco condannato in primo grado all'ergastolo per l'omicidio di Yara Gambirasio. Nel documento, depositato a circa tre mesi dalla condanna, si legge che fu «un omicidio di inaudita gravità» che avvenne «in un contesto di avances a sfondo sessuale, verosimilmente respinte dalla ragazza, in grado di scatenare nell'imputato una reazione di violenza e sadismo di cui non aveva mai dato prova ad allora».

I giudici ritengono che Bossetti, la sera del 26 novembre 2010, non ha agito «in modo incontrollato, sferrando una pluralità di fendenti, ma ha operato sul corpo della vittima per un apprezzabile lasso temporale, girandolo, alzando i vestiti e tracciando, mentre Yara era ancora in vita, tagli lineari e in parte simmetrici, in alcuni casi superficiali, in altri casi in distretti non vitali e, dunque, idonea a causare sanguinamento e dolore ma non l'immediato decesso».

Il ritratto di Bossetti delineato nelle motivazioni mostra un uomo crudele e dall'«animo malvagio». La Corte è sicura inoltre che la prova del Dna (attaccata duramente dai legali dell'imputato) è «assolutamente affidabile».

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