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FRANCIAArrestati gli stupratori della 18enne parigina, sono 3 algerini

16.09.16 - 17:43
Hanno 17 anni e sono stati intercettati mentre rientravano in Germania
Arrestati gli stupratori della 18enne parigina, sono 3 algerini
Hanno 17 anni e sono stati intercettati mentre rientravano in Germania

PARIGI - La madre che la caccia di casa, le avances su Facebook, poi le minacce, infine il calvario, proprio sotto la Tour Eiffel. Soltanto una coppia di canadesi che faceva jogging ha salvato, all'alba del giorno dopo, una diciottenne finita preda del "branco", un gruppo di tre algerini che l'aveva attirata su Internet premeditando di stuprarla. I tre, che stavano rientrando in Germania dove risiedono, sono stati arrestati a Parigi.

Non c'è voluto molto per rintracciare i giovanissimi "predatori", tutti e 3 diciassettenni, che hanno approfittato della ragazza, una diciottenne che probabilmente vagava senza meta, essendo da qualche giorno stata cacciata di casa dalla madre a Savigny-le-Temple, cittadina della banlieue sud di Parigi.

I fatti, secondo quanto si è appreso, mostrano un livello di barbarie e di violenza difficile da immaginare in ragazzi di 17 anni. E una premeditazione diabolica, dal momento che uno dei tre aveva allacciato un rapporto con la vittima su Facebook allo scopo di violentarla.

La giovane era in contatto con un ragazzo su Facebook. I due si erano dati appuntamento sabato pomeriggio dalle parti di Barbes, movimentato quartiere parigino ai piedi di Montmartre. La serata era continuata ai piedi della Tour Eiffel, "a bere Coca Cola, mangiare fragole e uva" nei giardini di Champs de Mars, dove il ragazzo era stato raggiunto dai due complici.

Tutto era stato premeditato e preparato fin nei dettagli, il "branco" aveva anche pensato a portare diverse coperte da stendere a terra per poter violentare la giovane vittima. "Se non fai la puttana con noi ti ammazziamo", avrebbero ripetuto i tre minacciando la ragazza, colpendola ripetutamente e violentandola a turno.

Poi l'hanno lasciata stordita, seminuda, ferita, fin quando - ore più tardi - la coppia di canadesi impegnata nella corsetta mattutina, ha udito i suoi lamenti e l'ha soccorsa.

"Senza di loro - ha riferito una fonte dell'inchiesta - non sappiamo se avremmo ritrovato viva la ragazza". Oltre alle ferite, la giovane evidenziava anche segni di una corda servita per legarle mani e piedi. I due canadesi - prima di chiamare i soccorsi - hanno anche visto i colpevoli allontanarsi di corsa dal luogo del crimine.

I tre violentatori del "branco" sono stati arrestati lunedì scorso, il giorno dopo il ritrovamento della loro vittima, mentre stavano per lasciare un hotel del XVIII per rientrare a casa loro in Germania.

Sono stati posti in stato di fermo e sono già comparsi per direttissima davanti al giudice.

ats ansa
 

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