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ITALIANigeriano ucciso, una testimone ribalta tutto

07.07.16 - 19:10
La donna afferma che sono state la vittima e la moglie ad aggredire il 39enne. La moglie del 36enne: «Chiedo giustizia»
Nigeriano ucciso, una testimone ribalta tutto
La donna afferma che sono state la vittima e la moglie ad aggredire il 39enne. La moglie del 36enne: «Chiedo giustizia»

FERMO - Il 39enne che ha ucciso il 36enne di origine nigeriana a Fermo sarebbe stato attaccato dalla vittima e dalla moglie e, reagendo, avrebbe sferrato il pugno fatale.

Lo dichiara a Il Resto del Carlino una donna, che afferma di aver assistito alla drammatica lite avvenuta martedì pomeriggio. «Ero presente e voglio precisare che quel povero ragazzo nigeriano, prima di cadere a terra per un pugno subìto, si è reso protagonista di un vero e proprio pestaggio del 39enne fermano. Per quattro o cinque minuti è stato attaccato simultaneamente dal giovane di colore e da sua moglie. Lui (Emmanuel, ndr) addirittura lo ha colpito con un segnale stradale trovato nei pressi facendolo cadere a terra e poi hanno continuato a picchiarlo».

La donna ha raccontato tutto agli inquirenti, ai quali spetta il compito di chiarire con esattezza quanto avvenuto nella città delle Marche. A confermare la versione dell'ultrà della Fermana, nel frattempo fermato e indagato per omicidio preterintenzionale, ci sono altri tre testimoni, spiega l'avvocato dell'uomo. C'è divergenza anche nei racconti sulla causa scatenante dell'aggressione: la moglie della vittima dice di essere stata chiamata "scimmia", mentre l'uomo risponde di averli richiamati "perché stavano aggirandosi in modo sospetto intorno alle auto".

La moglie della vittima: «Chiedo giustizia» - «Chiedo che venga fatta giustizia, giustizia nel modo migliore per mio marito». È l'accorata richiesta della vedova di Emmanuel Chidi Namdi. Prostrata dal dolore e dallo choc e sotto sedativi, accetta di incontrare, anzi vuole parlare con i giornalisti, per raccontare la sua versione dei fatti e per invocare che sia fatta giustizia.

 

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