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ISRAELEIntifada dei coltelli semina il terrore in Israele

08.10.15 - 21:15
In totale sono 7 gli attacchi compiuti da palestinesi
Intifada dei coltelli semina il terrore in Israele
In totale sono 7 gli attacchi compiuti da palestinesi

ISRAELE - L'Intifada dei coltelli - come è oramai chiamata - ha di nuovo colpito gli israeliani: oggi sono stati quattro (ieri tre) gli attacchi compiuti da palestinesi in varie zone di Israele che hanno fatto ripiombare il Paese in un'altissima tensione e lasciato sul campo almeno otto feriti.

Una "ondata di terrorismo" che per il premier Benyamin Netanyahu - intervenuto in serata insieme al ministro della difesa Moshè Yaalon - "è una conseguenza dell'istigazione dell'Anp, di Hamas, del movimento islamico e di alcuni stati della regione".

"Questa istigazione - ha detto - incendia il terreno con bugie sulla Moschea di Al-Aqsa... Le fiamme dell'Islam estremo arrivano da noi". Il premier ha poi sottolineato che le misure adottate dimostreranno presto che "il terrorismo non dà risultati".

Ma già da ieri notte una delle prime mosse di Netanyahu è stata quella di ordinare alla polizia di non ammettere sulla Spianata delle Moschee nessun ministro o parlamentare, sia esso ebreo o arabo. "Non c'è bisogno - ha osservato oggi - di tensioni sulla Spianata". La mossa non è però piaciuta né alla destra israeliana né ai deputati arabi che hanno annunciato l'intenzione di violare la disposizione del premier.

A testimonianza della grande tensione che si respira in Israele - anche se per ora non sembra esserci l'intenzione da parte del governo di condurre nei Territori un'operazione come 'Scudo difensivo' durante la seconda Intifada - il sindaco di Gerusalemme ha rivolto un appello ai cittadini della città a "girare armati" per difesa. L'appello - ha spiegato Nir Barkat - è rivolto a quelli "dotati di porto d'armi, addestrati e a conoscenza delle regole di apertura del fuoco".

Alle Porte di Damasco e Giaffa, le due principali di accesso alla Città Vecchia, così come in alcune strade della cittadella sono stati montati metal detector per prevenire altri incidenti. E proprio Gerusalemme è stato teatro del primo attentato: nei pressi della Centrale di Polizia un ebreo ortodosso di 25 anni è stato pugnalato da palestinese di 19 che, prima di essere ucciso, ha ferito anche un agente.

La violenza anti israeliana è poi passata nel cuore di Tel Aviv, ad un passo dal ministero della difesa. Una soldatessa è stata accoltellata con un cacciavite da un palestinese di Gerusalemme est che ha infierito su altre 4 persone prima di essere ucciso da un soldato. Poche ore dopo nell'insediamento ebraico di Kiryat Arba, presso Hebron in Cisgiordania, un altro israeliano è stato colpito da un palestinese riuscito poi a dileguarsi. Infine in serata ad Afula, una cittadina nel nord di Israele, altri due israeliani sono stati feriti a colpi di coltello e tra questi un soldato. L'aggressore palestinese è stato raggiunto dai colpi di arma da fuoco della sicurezza e catturato.

Una realtà di estremo allarme che sul campo ha visto anche l'uccisione di un manifestante palestinese, Usam Hasam Faraj (20 anni), nel corso di scontri con l'esercito nei pressi del campo profughi di Shuafat a nord di Gerusalemme. Gli incidenti sono divampati, secondo media palestinesi, quando gruppi di dimostranti sono scesi in strada per affrontare forze di polizia sopraggiunte per compiere un sopralluogo nella abitazione del giovane palestinese ucciso in mattinata a Gerusalemme, dopo che aveva pugnalato al collo un ebreo ortodosso.

Da Ramallah il presidente palestinese Abu Mazen - citato dai media israeliani - ha ammonito il governo di Israele a stare "lontano dai nostri luoghi santi". Intanto fonti dei media hanno rivelato che nei prossimi giorni nella regione dovrebbe arrivare una delegazione del Quartetto.

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