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STATI UNITIPena di morte, il Wyoming valuta il ritorno alla fucilazione

26.01.15 - 20:11
I problemi sul mix dell'iniezione letale fanno riflettere i governanti locali
Pena di morte, il Wyoming valuta il ritorno alla fucilazione
I problemi sul mix dell'iniezione letale fanno riflettere i governanti locali

CHEYENNE - I problemi sul mix dell'iniezione letale che hanno fatto finire il protocollo dell'Oklahoma davanti alla Corte Suprema hanno indotto il Wyoming, uno degli Stati dell'Ovest che hanno la pena di morte ancora nei codici, a contemplare la possibilità del ritorno alla fucilazione.

Una legge approvata dal Senato in gennaio prevede il ritorno del plotone di esecuzione nel caso in cui l'iniezione letale non possa essere somministrata o se dovesse essere giudicata incostituzionale dai giudici di Washington.

Il Wyoming è lo stato meno popoloso degli interi Stati Uniti e ha solo una persona nel braccio della morte. Nello Utah una proposta che ripristina la fucilazione se i farmaci dell'iniezione letale non dovessero essere disponibile va all'esame dei parlamentari locali in questa sessione legislativa, mentre in Tennessee il governatore Bill Haslam ha ratificato la possibilità di tornare alla sedia elettrica.

Lo Utah aveva abolito le esecuzioni per fucilazione nel 2004 ma coloro che erano già stati condannati a quella data hanno conservato il diritto di scegliere come lasciare questo mondo, se con la pallottola di un plotone di tiratori scelti o con l'iniezione letale. Questo ha permesso nel 2004 a Ronnie Lee Gardner, 49 anni, di essere fucilato nel carcere di Salt Lake City dopo 25 anni passati nel braccio della morte.

Ats Ans

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