Intere brigate sono ora composte da "combattenti estremisti" che hanno attraversato i confini della Siria dall'estero, ha sottolineato Pinheiro.
Quanto ai crimini dei lealisti, il presidente della Commissione d'inchiesta ha quindi ricordato che in Siria i civili devono affrontare quotidianamente "bombardamenti indiscriminati da parte delle forze governative". "Molte città e villaggi - ha proseguito - sono assediati, mentre la tortura è sistematicamente utilizzata nei centri di detenzione governativi" In generale, ha concluso, "i metodi di guerra utilizzati nel Paese diffondono il terrore fra la popolazione civile".
Gli ultimi sforzi diplomatici a Ginevra la settimana scorsa "promettono un quadro per rimuovere le armi chimiche dall'arsenale di una guerra sempre più imprevedibile" e lasciano intravedere la possibilità che questo dialogo possa essere "la base di una trattativa più ampia che porti a una cessazione delle ostilità e ad una soluzione politica del conflitto", ha detto ancora Pinheiro.