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"Il conflitto in Sira ha raggiunto nuovi livelli di brutalità" e "crimini di guerra e contro l'umanità sono diventati una realtà quotidiana" nel Paese, denuncia la Commissione.
Il flusso di armi in Siria nuoce alle prospettive di una soluzione politica del conflitto, alimenta la moltiplicazione degli attori armati ai livelli nazionale e regionali ed ha conseguenze devastanti per i civili, afferma ancora la Commissione.
Per i suoi quattro esperti, la comunità internazionale deve contrastare l'escalation del conflitto in Siria, limitando i trasferimenti di armi, anche alla luce del "rischio evidente che le armi vengano usate per commettere gravi violazioni dei diritti umani o del diritto umanitario". La Commissione - presieduta dal brasiliano Paulo Pinheiro - chiede agli Stati che esercitano un'influenza sulle parti in conflitto di "prendere misure concrete e tangibili per frenare la crescente influenza delle fazioni estremiste".
