Del diametro di 2,7 chilometri l'oggetto raggiungerà il massimo avvicinamento alle 23,00 ora svizzera quando si troverà a circa 5,8 milioni di chilometri dalla Terra. Nessun pericolo di impatto, ma in tutto il mondo astronomi e astrofili sono mobilitati per osservarlo.
L'oggetto passerà "a una distanza di tutta sicurezza, ma questi passaggi ravvicinati sono occasioni ghiotte per astronomi e appassionati per osservare da vicino questi oggetti, altrimenti raggiungibili solo con missioni spaziali" rileva l'astrofisico italiano Gianluca Masi, curatore scientifico del Planetario di Roma.