"Il Giappone collaborerà nel processo di riforme della Birmania con l'assistenza pubblica e del settore privato", ha detto Abe prima della partenza, esprimendo la speranza di poter avere discussioni approfondite con il presidente Thein Sein.
Il premier terrà domani a Rangoon i colloqui con la leader democratica Aung San Suu Kyi, poi volerà a Naypyitaw, capitale del paese, per un incontro col presidente, ultimo appuntamento prima del rientro a Tokyo.
Il Giappone, il principale creditore della Birmania, dovrebbe rinunciare alla restituzione di altri 200 miliardi di yen (circa 2 miliardi di dollari) erogati a titolo di prestiti di vario genere, annunciando poi anche un piano di assistenza e sostegno dello sviluppo da circa 100 miliardi di yen.