Il Papa andrà in Brasile, spiega, "sulle orme di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI", e di questo ultimo rilancia con stile tutto personale la condanna del materialismo. Per un Papa che viene da un mondo dove ci sono tanti poveri e indigenti, la condanna è per l'avidità di cose materiali.
Poi un appello: "per favore, non fatevi mai rubare la speranza". L'anziano predecessore viene ancora evocato, questa volta a braccio e a proposito del potere, citando quanto papa Ratzinger ha detto ai suoi "cardinali: 'siete principi, ma di un re crocifissò".
L'applauso più forte dalla piazza papa Francesco lo conquista comunque ancora con una frase rivolta ai ragazzi: "voi giovani avete una parte importante nella festa della fede", "ci dite che dobbiamo vivere la fede con un cuore giovane, sempre, anche a settanta e ottanta anni".
Convocando i ragazzi per la Giornata mondiale della gioventù papa Francesco si sintonizza con la loro sensibilità, disegnando un abbraccio tra generazioni. Ai giovani il compito di far "festa nella fede". E agli anziani? Gli anziani possono essere dei maestri, come Benedetto XVI e Giovanni Paolo II. Ma anche come la nonna dell'attuale papa, con la sua saggezza cristiana.
Nel suo primo Angelus da papa Francesco aveva già evocato una "nonna", spiegando che al suo paese ci si rivolge con questo titolo alle anziane: la nonna in questione diceva che "se il Signore non perdonasse tutti, il mondo non esisterebbe". E il Papa raccontava di aver "sentito la voglia di domandarle 'mi dica signora lei ha studiato alla Gregoriana?'". Oggi è stata la volta della nonna di sangue di papa Francesco. In entrambi i casi, i maestri non sono solo i dotti, e il discorso su Dio si può fare anche tra nipoti e nonni.