CINADecine di migliaia in piazza contro Pechino

HONG KONG - Decine di migliaia di persone hanno manifestato oggi a Hong Kong per chiedere le dimissioni del capo del governo locale Leung Chun-ying, accusato di essere manovrato da Pechino, ed invocando più democrazia 15 anni dopo il ritorno dell' ex colonia britannica sotto l'ala cinese. Gli organizzatori prevedono la partecipazione alla marcia del primo dell'anno di 50'000 persone.

"Dobbiamo continuare a esprimere la nostra preoccupazione in ogni caso, anche se la situazione peggiora", ha detto Billy Li, uno studente di 27 anni. Armati di ritratti di Leung nelle vesti di vampiro o lupo, i manifestanti - alcuni sventolando bandiere di epoca coloniale - scandivano i seguenti slogan: "Regalati ora il suffragio universale" e "Leung Chun-ying rassegnati".

Dal 1997, da quando cioè gli inglesi la restituirono ai cinesi, l'ex colonia ha vissuto in un status autonomo, senza censure, senza troppe influenze da Pechino. Ma dal luglio del 2012, in particolare, con l'elezione di Leung Chun-ying, a governo di Hong Kong (tanto vicino a Pechino da non fare il suo discorso di insediamento in cantonese, la lingua parlata a Hong Kong, ma in mandarino, la lingua parlata nella capitale cinese) la 'longa manu' di Pechino si è fatta sentire sempre di più. La Cina ha promesso di stabilire il suffragio universale diretto per l'elezione del capo dell'esecutivo nel 2017 e per il Parlamento nel 2020. Ma sono in molti a Hong Kong a nutrire dei dubbi sulla buona fede della Cina.

ATS