E i destinatari dei provvedimenti, spiegano gli investigatori, sono "consulenti e persone di fiducia di riferimento di politici che intermediavano tra le cliniche private e l'ente locale, amministratori di fatto delle cliniche interessate e i vertici della sanità lombarda". Ruolo, quello di intermediario, che sarebbe assegnato al presidente della Commissione Sanità del Senato, Antonio Tomassini, del Popolo della libertà (Pdl).
Indagata la sua segretaria che avrebbe avuto contatti diretti con una delle cliniche finite sotto la lente delle Fiamme Gialle. Nel registro degli indagati della Procura di Varese è finito anche quello che è ritenuto il deus ex machina della sanità lombarda, il direttore generale Carlo Lucchina, già coinvolto nelle inchieste milanesi sulla Fondazione Maugeri e sull'assegnazione delle sperimentazioni cliniche. Perquisite anche la casa e l'ufficio di un vecchio esponente della Democrazia cristiana (Dc) ed ex assessore al Comune di Varese, Antonio De Feo (che non risulta formalmente indagato). Una vecchia conoscenza del pm Abate, dal momento che fu indagato per reati contro la pubblica amministrazione nei lontani anni '90, durante Tangentopoli.