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STATI UNITILa spy-story che ha stroncato la carriera stellare del generale Petraeus

12.11.12 - 21:09
Il ministro della Giustizia Eric Holder "sapeva" della relazione clandestina tra il capo della Cia David Petraeus e la sua biografa Paula Broadwell
Nella foto d'archivio (Keystone) la biografa del generale Petraeus Paula Broadwell
La spy-story che ha stroncato la carriera stellare del generale Petraeus
Il ministro della Giustizia Eric Holder "sapeva" della relazione clandestina tra il capo della Cia David Petraeus e la sua biografa Paula Broadwell

NEW YORK - Il ministro della Giustizia Eric Holder "sapeva" della relazione clandestina tra il capo della Cia David Petraeus e la sua biografa Paula Broadwell e dell'indagine dell'Fbi "sin dalla tarda estate". Ovvero ben prima delle elezioni presidenziali del 6 novembre. Lo affermano "funzionari" rigorosamente protetti dall'anonimato, che però arrivano così a puntare il dito, di fatto, sulla Casa Bianca.

Col passare dei giorni, sembra iniziare a districarsi almeno un po' la matassa dell'intrigo, ovviamente degno di una "spy-story", che ha stroncato per sempre la carriera stellare del generale Petraeus e che sta scuotendo Washington. Ma come si dice, il condizionale è d'obbligo, anche perché nessuna delle fonti riportate dalla stampa Usa vuole essere identificata quando rivela vari particolari sullo sviluppo della vicenda.

È il caso delle fonti del "Wall Street Journal" secondo cui procuratori e agenti allertarono nella tarda estate alti funzionari al Dipartimento di Giustizia, tra cui Holder, dopo essere arrivati a collegare Petraeus con le e-mail minatorie della Broadwell ricevute dalla "terza donna", Jill Kelley.

Il capo dell'Fbi Robert Mueller lasciò che l'indagine fosse completata prima di allertare funzionari dell'intelligence Usa. James Clapper, lo zar della National Intelligence che coordina le 16 agenzie di informazioni Usa lo venne a sapere, secondo quanto emerso sinora, martedì, nel corso dell'Election Day. Il presidente Barack Obama ne venne informato - secondo quanto è emerso sinora - solo due giorni dopo.

Ma l'indagine ebbe inizio in primavera, quando partì come un presunto caso di stalking via internet. Secondo la ricostruzione pubblicata oggi dal "New York Times", a maggio Kelley ricevette almeno sei lettere minatorie, anonime, in cui la si accusava di avere una relazione impropria con Petraeus. L'amicizia tra Kelley e suo marito col generale e sua moglie risale, ha lei stessa fatto sapere, a quando era impegnata come funzionaria volontaria di collegamento civile al Central Command and Special Operations Command di Tampa, di cui Petraeus è stato a capo.

Kelley si lamentò di quei messaggi con un suo amico agente dell'Fbi, che contribuì a far partire l'indagine. Si arrivò così a individuare la Broadwell e la sua casella e-mail, che conteneva una serie di messaggi erotici inviati da un altro account, aperto con uno pseudonimo, dietro cui, si scoprì infine, si celava il capo della Cia. L'Fbi interrogò per la prima volta la Kelley il 21 ottobre, e lei non solo ammise la relazione, ma accettò anche di consegnare il suo pc. Petraeus venne invece interpellato la settimana dopo e a sua volta ammise l'affaire.

Nel frattempo dal computer della Kelley erano spuntati documenti classificati, che lei ha affermato di non aver avuto da Petraeus, che dal canto suo ha negato di averglieli dati. Fatto sta che in un video del 26 ottobre postato su Youtube si può vedere che la biografa, intervenendo all'università di Denver, dice di sapere il motivo dell'attacco al consolato Usa a Bengasi dell'11 settembre: "nella dependance della Cia erano detenuti alcuni membri della milizia libica - afferma - e loro pensano che l'attacco al consolato sia stato il tentativo di liberare questi prigionieri". I

Immediata la smentita della Cia, anche perchè quella vicenda, già bollente prima delle elezioni, è diventata ora dinamite, visto che Petraeus doveva riferirne ad una commissione del Congresso a porte chiuse giovedì, ma dopo le dimissioni non ci andrà più, almeno per il momento.

E proprio dal Congresso arrivano sempre piu pressanti richieste di spiegazioni sul "calendario" dello scandalo e sulla gestione della vicenda da parte dell'Fbi. Dianne Feinstein, senatrice democratica e presidente della commissione di intelligence, ha affermato di aver appreso della vicenda dalla stampa e che "certamente" chiederà spiegazioni all'Fbi. Perché, ha detto, un caso del Bureau che coinvolge il capo della Cia "poteva avere effetti sulla sicurezza nazionale". Chi invece lo era venuto a sapere già da ottobre è il leader della maggioranza della Camera, il repubblicano Eric Cantor, come lui stesso ha fatto sapere.

Frattanto, un "amico della famiglia Petraeus" ha affermato che la relazione sentimentale tra il generale e la Broadwell iniziò due mesi dopo che lui aveva assunto la guida della Cia, per poi finire quattro mesi fa. In base ai regolamenti militari, l'adulterio può essere un crimine, mentre alla Cia può essere un problema per la sicurezza nazionale, ma non un crimine. Ciò non toglie che Petraeus è ora "devastato" e sua moglie è "furiosa", secondo il suo ex portavoce Steve Boylan. Di Broadwell invece non si si sa nulla, se non che la sua biografia "All In" sul generale è salita dalla 76'792esima posizione alla 102esima nelle classifiche di Amazon e che secondo suo padre quanto emerso finora è solo "parte di uno scandalo molto più grosso: siamo solo all'inizio...".

Ats

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