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REGNO UNITO«Sono una donna solo di mercoledì»: laburista contro le regole del partito sui trans

24.05.18 - 06:00
Per le quote "rosa" è prevista l'autodeterminazione. Per la sua azione dimostrativa David Lewis è stato sospeso
«Sono una donna solo di mercoledì»: laburista contro le regole del partito sui trans
Per le quote "rosa" è prevista l'autodeterminazione. Per la sua azione dimostrativa David Lewis è stato sospeso

LONDRA - Il Partito laburista britannico ha sospeso un suo iscritto che sosteneva di essere una donna «il mercoledì dalle 6.50 a mezzanotte» per contestare i regolamenti della formazione politica rispetto alle persone trans.

David Lewis ha deciso di candidarsi come “Agente delle donne” - una posizione riservata alle iscritte di genere femminile - per denunciare le norme del partito che prevedono che abbiano accesso alle quote “rosa” anche le persone trans che si autoidentificano come donne ma non hanno modificato il loro sesso a livello legale.

«Io mi autoidentifico come donna di mercoledì, dalle 6.50 quando suona la sveglia a mezzanotte circa quando vado a letto», ha dichiarato l’uomo parlando con lo Spectator. Il suo obiettivo, ha spiegato, è «rendere attenti su quello che succede quando si dice che il genere di una persona dipende solo da quello che quest’ultima dice e nient’altro».

Il partito ha prontamente sospeso Lewis e ribadito la sua politica riguardo all’autodeterminazione femminile, che vale anche per tutte le donne trans, a prescindere dal loro status legale. «Chiunque provi a infrangere le regole del Partito laburista e a sovvertire l’intento delle liste femminili, delle agenti delle donne e delle quote minime riservate alle donne sarà gestito per mezzo dei nostri sistemi di salvaguardia, delle nostre procedure di selezione e misure disciplinari», ha dichiarato una portavoce al Guardian.

Questa politica di inclusione dei Laburisti ha già fatto discutere a inizio maggio, quando 300 iscritte hanno abbandonato il partito per protestare contro l’accettazione delle donne transgender nelle liste riservate alle donne.

Per le associazioni che si occupano della difesa delle persone trans, l’autodeterminazione è un aspetto centrale. «Si parla di trans quando una persona sa con certezza, nel proprio intimo, che la propria identità di genere non coincide con il sesso assegnatole alla nascita - scrive per esempio sul suo sito Transgender Network Svizzera -. Non fa alcuna differenza se hanno l’aspetto chiaramente maschile o femminile, se sono operati o se si comportano in maniera particolarmente "maschile" o "femminile": infatti non è trans soltanto chi si è sottoposto a un intervento di allineamento di genere».  

Nel nostro Paese, il cambiamento del sesso così come registrato all’ufficio di Stato civile è di base possibile solo nel caso di un «cambiamento di sesso irreversibile». Nella pratica ciò significava la sterilizzazione chirurgica, ma ora dovrebbe essere richiesto solo un certificato medico attestante l’identità di genere, spiega Transgender Network.

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