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Il fatto era avvenuto nel 2014, la vittima aveva 17 anni. Secondo l'accusa «la pena avrebbe potuto essere più severa»
GERUSALEMME - Il tribunale distrettuale di Gerusalemme ha condannato oggi a nove mesi di carcere (due dei quali già scontati) un militare della Guardia di frontiera, Ben Deri, responsabile di aver sparato quattro anni fa durante disordini presso Ramallah (Cisgiordania) un proiettile che provocò la morte del 17.enne palestinese Nadim Nawara.
Deri dovrà inoltre indennizzare la famiglia della vittima con 50 mila shekel, circa 13'700 franchi.
Secondo la pubblica accusa la pena avrebbe dovuto essere più severa. Ma Deri è poi riuscito a convincere il giudice che per una negligenza nel suo caricatore un proiettile vero si era mischiato ai proiettili non letali. L'uccisione del ragazzo, ha sostenuto, era dunque da imputarsi ad una negligenza.
Il deputato arabo Ahmed Tibi, su Twitter, ha criticato l'entità della pena e ha rilevato che oggi, in un altro tribunale, un arabo è stato condannato a due anni di carcere per aver bruciato immondizia presso la sua casa, in giorni in cui Israele si cimentava con una serie di incendi dolosi appiccati secondo la polizia da nazionalisti arabi.
