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REGNO UNITOAlfie, continua il presidio all'ospedale. Ripristinato il nutrimento dopo 36 ore

25.04.18 - 12:00
Il piccolo ha superato la sua seconda notte staccato dal macchinario che lo tiene in vita, intanto c'è un nuovo ricorso in appello
Keystone
Alfie, continua il presidio all'ospedale. Ripristinato il nutrimento dopo 36 ore
Il piccolo ha superato la sua seconda notte staccato dal macchinario che lo tiene in vita, intanto c'è un nuovo ricorso in appello

LONDRA - Torna a rafforzarsi il presidio di manifestanti di fronte all'ospedale Alder Hey di Liverpool in cui il piccolo Alfie Evans ha superato una seconda notte, nonostante il distacco dalle macchine 'salvavita' deciso da giustizia e medici britannici contro il volere dei genitori.

In giornata è attesa la discussione di un nuovo ricorso annunciato da papà Tom e mamma Kate, questa volta contro la decisione del giudice dell'Alta Corte Anthony Hayden di non consentire il trasferimento del bimbo in un ospedale in Italia, malgrado la cittadinanza concessa dall'Italia ad Alfie e la disponibilità ad accoglierlo del Bambino Gesù di Roma e del Gaslini di Genova.

L'udienza, conferma la Corte d'Appello, è fissata per il pomeriggio. Fuori dall'Alder i manifestanti - accusati ieri dai medici di Liverpool di atteggiamenti "ostili" in un'udienza in cui il giudice Hayden non ha rinunciato a puntare a sua volta il dito contro gli attivisti pro-life che sostengono gli Evans - sono intanto oggi del tutto pacifici. Ed espongono cartelli, candele e palloncini sotto lo sguardo della polizia.

Ripristinato il nutrimento dopo 36 ore - Il piccolo Alfie Evans è tornato a ricevere nutrimento assistito all'ospedale di Liverpool, dopo aver resistito senza "per 36 ore" ed essere ormai entrato nel secondo giorno di vita, contro le previsioni dei medici, dopo il distacco della ventilazione meccanica.

Lo ha detto papà Tom all'ITV. «Alfie - ha aggiunto - resiste ancora bene come può. Sta lottando e continua a non soffrire, non ha apnee né dà segno di provare dolore».

Alfie, ha continuato Tom Evans, «si è mantenuto in vita, come farebbe qualunque altro bambino, per 36 ore. Ed è stato totalmente inaspettato da parte sua rispetto alle previsioni del protocollo medico delineato a Liverpool».

·«Io credo di essere più vicino ora almeno alla possibilità di riportarlo a casa, ne saremmo felici», ha poi aggiunto rispondendo a una domanda, insistendo tuttavia nel sottolineare che la sua speranza vera sarebbe il trasferimento in Italia, per ora non autorizzato dalla giustizia britannica. «Sarebbe più che una benedizione portarlo in Italia dove avrebbe bisogno di cure».

«Forse può aver bisogno di una tracheotomia, forse no, quel che è certo - ha concluso il padre - è che al momento sta ancora lottando e dimostrando che i dottori e i tribunali si sbagliavano. Ci era stato detto che non sarebbe durato 5 minuti e invece sono 36 ore che siamo sulla breccia».

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