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La Corte Suprema indiana ha dichiarato che «la nostra precedente ordinanza deve essere riconsiderata»
NEW DELHI - La Corte Suprema indiana ha annunciato oggi di avere deciso di rivedere l'ordinanza con cui tempo fa ha confermato la validità di un articolo del Codice penale indiano (Ipc) che criminalizza il sesso di persone dello stesso genere. Lo riferisce l'agenzia di stampa Ians.
Un tribunale presieduto dallo stesso presidente della Corte, Dipak Misra, ha stabilito, dopo aver esaminato un ricorso di alcuni membri della comunità gay indiana, che «effettivamente la nostra precedente ordinanza deve essere riconsiderata».
Secondo i promotori del ricorso, che hanno sostenuto di «vivere in un costante terrore per possibili azioni della polizia», l'articolo 377 del Ipc «viola diritti fondamentali protetti dall'articolo 14 (diritto all'uguaglianza) e 21 (diritto alla vita) della Costituzione».
La Corte, che in precedenza aveva bloccato una ordinanza dell'Alta Corte di New Delhi che aveva depenalizzato il sesso fra gay, ha affidato l'esame della questione ad un tribunale con la presenza di un ampio numero di giudici, senza però fissare alcuna data.
