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Il ministro dell'Interno Gérard Collomb ha inviato una circolare ai prefetti per chiedere più risultati sull'espulsione dei clandestini
PARIGI - Linea dura sui migranti in Francia. Intervistato oggi da radio RTL, il ministro dell'Interno, Gérard Collomb, ha riconosciuto di aver inviato una circolare ai prefetti per chiedere più risultati sull'espulsione dei clandestini e promuove un progetto di legge per il censimento nei centri di alloggio d'urgenza.
Una misura fortemente criticata da Ong e associazioni per la difesa delle libertà individuali, che si appellano al Difensore dei Diritti, Jacques Toubon, garante francese per il rispetto dei diritti fondamentali.
«Se accogliamo tutti, non possiamo farlo nelle buone condizioni», avverte Collomb, definendo la sua politica «ragionevole» dopo la pubblicazione di diverse circolari in cui chiede ai prefetti di «agire rapidamente» per espellere gli irregolari e recensire gli esiliati presenti negli alloggi d'urgenza.
«Oggi, in Francia, abbiamo 95.000 richieste all'anno questo significa una grande città ogni anno», ha proseguito. Secondo i dati del ministero dell'Interno, nel 2016, le richieste d'asilo sono state 85.700. Il ministro ha evocato un aumento del 14% delle espulsioni nei primi 11 mesi dell'anno.
Dopo il reportage dei giorni scorsi su Le Monde, oggi anche Libération dedica la prima pagina ai disperati che in pieno inverno tentano di attraversare a piedi le Alpi dall'Italia alla Francia. "Le cime della vergogna", titola il giornale, secondo cui l'amministrazione di Emmanuel Macron sta facendo di tutto per rendere la «vita infernale» ai migranti.
